Attrice e madre single, Annagaia Marchioro: «Ci chiedono di fare figli, ma poi chi li fa viene trattato come un criminale»

Mercoledì 21 Giugno 2023 di Iris Rocca
Annagaia Marchioro

PADOVA - «Ci chiedono di fare figli, ma poi chi li fa viene trattato come un criminale». Sono passati esattamente due mesi da quando Annagaia Marchioro ha calcato il palco di fronte a palazzo Moroni vestita di rosa chiedendo pari diritti per tutti i bambini e tutte le famiglie, a Padova come in tutto il Paese. Per la popolare attrice teatrale di origine padovana, regina dei social, che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità e che afferma di comporre con la figlia «una famiglia tradizionale allargata matrilineare single», il risveglio di ieri nella sua abitazione milanese è stato tutt'altro che felice.


«Sono stata raggiunta dalle notizie di quanto sta accadendo a Padova e delle prime notifiche inviate dalla Procura alle famiglie arcobaleno.

Cosa aggiungere? Che mi sembra una follia continuare ad umiliare dei bambini, peraltro già traumatizzati dalle vicende che stanno vivendo. E trovo folle anche voler complicare la vita di famiglie che dovranno passare per altre vie e ricorrere a nuove spese legali per capire come procedere con l'adozione dei figli che stanno crescendo fin dalla nascita, i loro figli».


IL PARADOSSO
Non riesce neanche più a scherzarci sopra Annagaia Marchioro, neppure con quel sarcasmo di tradizione veneta al quale ci ha abituati la zia Gina, il più popolare tra i suoi personaggi. «Sembra che il problema dell'Italia sia la scarsa natalità, poi però i bambini devono rispondere a certi canoni di provenienza altrimenti non possono essere garantiti pari diritti né a loro né alle loro famiglie. Il paradosso è che, stando ai desiderata di chi ci governa, le donne eterosessuali che non vogliono figli li devono avere, mentre quelle che non riescono, o che sono single, o che sono omosessuali e però desiderano diventare madri vengono trattate da delinquenti e private di ogni diritto». Non ha risposte Annagaia su quanto stia accadendo, ma qualche domanda se la pone. «Mi chiedo se questa modalità di intervento sia, come spesso accade, un modo per spostare l'attenzione ed il clamore e non farci accorgere di qualcos'altro».

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Ad esempio? «A me sembra ci sia un tentativo di depistare l'opinione pubblica rispetto ad un altro punto che merita il nostro interesse a proposito di famiglie e della cura che si deve a queste. Tra pochi giorni, infatti, scadrà il bando relativo ai fondi del Pnrr destinati agli asili nido in Italia e finora siamo ben lontani dall'ottenerli. Si fa un gran parlare di famiglia, eppure il focus in questo senso dovrebbero essere i 4,6 miliardi previsti per i servizi per l'infanzia, per la costruzione o il rimodernamento di oltre 2mila asili nido e scuole materne».


I BISOGNI
Parla con cognizione di causa Annagaia: «Lo sto vedendo sulla mia pelle, con una bimba di un anno e mezzo, quanto siamo arretrati sul tema. Non si riesce ad entrare in graduatoria e le famiglie, qualsiasi sia la loro forma, sono costrette ad avvalersi del prezioso aiuto dei nonni o di sborsare interi stipendi per una baby sitter che si occupi dei figli finché si è al lavoro per mantenerli. Se è questo l'incoraggiamento alla maternità che pensano di dare a noi donne, credo siano fuori strada. Il tema deve essere la cura della famiglia, il fatto di non isolare le persone e non lasciare le famiglie sole, le mamme sole».


L'ultimo pensiero di Annagaia Marchioro va a quelle della sua città: «Si sta creando un caos quando ora il focus dovrebbe essere un altro. Ora queste famiglie dovranno iniziare nuovi percorsi sempre più costosi, cercare di intraprendere adozioni speciali, riconquistare i loro diritti, a Padova come ovunque in Italia». Al loro fianco Annagaia, che non arretra rispetto al suo impegno.

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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