PADOVA - «La scarlattina nei bambini è in forte aumento però manca il farmaco principale per curarla, l’Amoxicillina. E purtroppo non è il solo caso di medicinali che non si trovano. Assistiamo a genitori che chiamano preoccupati e girano di farmacia in farmacia senza trovarla, come l’Ibuprofene». Giovanni Cirilli presidente dell’Ordine dei farmacisti è seriamente preoccupato. «Il fatto è che questo antibiotico è indicato proprio per il mal di gola da streptococco ma il suo costo imposto dallo stato è così basso che le grandi aziende produttrici non hanno interesse a venderlo in Italia: lo portano in altri Paesi dove pagano di più le confezioni. Bisognerebbe alzare un poco i prezzi».
«Il caso di specie in questo senso è lo Zimox. La multinazionale proprietaria del brevetto ha smesso la produzione». Ma anche il farmaco generico dell’Amoxicillina scarseggia. Ci sono diversi “alert” sui siti dei medici e per la scarlattina purtroppo va bene solo quella. «Non esiste un equivalente - continua Cirilli - l’Augmentin per esempio non è del tutto indicato e non è corretto darlo. Ma i problemi non sono tutti qui. Abbiamo pochi antiepilettici e non si trovano né benzodiazepine né antidepressivi».
LE VARIANTI
La situazione è confermata dalla dottoressa Patrizia Zennaro, presidente di Federfarma, l’associazione dei titolari delle farmacie. «Manca l’antibiotico in sciroppo e anche l’Augmentin sciroppo per i bambini che arriva a singhiozzo. Stessa cosa per il Nurofen. Potrei continuare citando il Fluimucil antibiotico o il Broncovaleas. Purtroppo molte molecole sono prodotte in Cina e in India. Non arrivano e i distributori non ne hanno». È molto curioso ma mancano pure i blister, ovvero le confezioni e i dispenser per il sapone.
Per quanto riguarda alcuni medicinali c’è una causa anche scientifica.
IL PROBLEMA
Il problema maggiore però in questo periodo è la scarlattina, tanto che l’Ulss 6 ha contattato le scuole per far partire la sorveglianza sanitaria e fatto partire l’indagine epidemiologica. Dall’inizio dell’anno si registrano quasi 40 casi settimanali. La malattia inizia con una prima fase contraddistinta da mal di gola, nausea e febbre; solo successivamente, a distanza di qualche giorno, compaiono dei piccoli puntini rossi nelle zone di inguine, ascelle e collo che possono poi estendersi fino a ricoprire tutto il corpo. L’infezione colpisce prevalentemente i bambini (ma anche gli adulti possono ammalarsi, anche più volte) e che si trasmette soprattutto per via aerea: il responsabile è il batterio “streptococcus pyogenes”.
«Chiunque può contrarre la scarlattina – riferisce il direttore del Dipartimento di Prevenzione Luca Gino Sbrogiò – ma è certamente più comune tra i bambini e i ragazzi; l’infezione si trasmette spesso tra compagni di classe a scuola o membri della stessa famiglia a stretto contatto tra di loro e si diffonde con la tosse e lo starnuto di una persona infetta».