Il primo cittadino si intesta il gruppo social del Comune, Agcom: «Via i post dell'ente»

Giovedì 27 Aprile 2023 di Angela Pederiva
Venturini e Cecchinato prima della rottura

CASALSERUGO (PADOVA) - Il gruppo Facebook di Casalserugo conta poco più di duemila partecipanti, quasi la metà dei residenti nel paese padovano. Un potenziale bacino rilevante di voti, in vista delle elezioni amministrative fissate per il 14 e 15 maggio, quando a sfidarsi saranno l'uscente Matteo Cecchinato e l'esordiente Laura La Camera. Non a caso attorno a quella pagina social si è consumato uno scontro che, dal Corecom di Venezia, è arrivato fino all'Agcom di Roma, la quale ha ordinato al Comune di rimuovere i post di carattere istituzionale, dopo la segnalazione presentata da Elisa Venturini, capogruppo regionale di Forza Italia.


IL NOME
È l'epilogo del divorzio politico fra Venturini e Cecchinato.

Lei era stata la prima cittadina per due mandati, quando lui era stato un suo assessore. Cinque anni fa i ruoli si erano invertiti: l'architetto era diventato sindaco e l'azzurra era la sua vice. Poi era avvenuta la rottura, tanto che la forzista era uscita dalla maggioranza, pur restando consigliera comunale. Cecchinato ora cerca il bis, mentre Venturini è capolista per La Camera. Ma nel frattempo è esplosa la grana Facebook, portata da Venturini all'attenzione del Comitato regionale per le comunicazioni del Veneto, il quale ha proposto l'archiviazione del caso, mentre l'Autorità nazionale ha deliberato una violazione a carico dell'ente locale. Il nodo è quello del nome dato al gruppo fondato da Cecchinato. Dalla cronologia citata dalla stessa Agcom, risulta che la pagina è stata costituita il 27 aprile 2018 con la denominazione "Comune di Casalserugo - Sito istituzionale", modificata però lo scorso 2 aprile in "Per Casalserugo e Ronchi - Matteo Cecchinato Sindaco".


Nelle sue memorie difensive, invece, il primo cittadino afferma di aver intitolato fin dall'inizio il gruppo alla lista di cui all'epoca faceva parte anche Venturini e di aver optato per l'alternativa comunale solo dopo la sua elezione, «con lo scopo di concentrare in un unico ambiente le comunicazioni del gruppo neoeletto senza lasciarle alle pagine Facebook dei singoli consiglieri». Cecchinato aggiunge poi di aver messo il proprio nome e cognome, «in assoluta buona fede», all'inizio di questa campagna elettorale, al fine di non violare le disposizioni contenute nella legge sulla par condicio, che impone il divieto di svolgere comunicazione istituzionale in questo periodo.


I CONTENUTI
Il problema è che sul profilo intestato alla lista sono apparsi in queste settimane anche post tratti dal sito web del Comune, riguardanti ad esempio i fondi del Pnrr, le attività del gruppo di lettura, l'iscrizione ai soggiorni climatici, la procedura per i buoni scuola. Secondo l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, c'è dunque «la commistione tra elementi istituzionali ed elementi a scopo propagandistico tale da ledere il legittimo affidamento dei cittadini circa la provenienza delle informazioni trasmesse» da Cecchinato, «tenuto ad improntare la sua azione non solo agli specifici principi di legalità, imparzialità e buon andamento, ma anche al principio generale di comportamento secondo buona fede». Perciò al municipio è stato ordinato di rimuovere dal gruppo i contenuti istituzionali e di pubblicare per quindici giorni un messaggio sulla trasgressione commessa.

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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