Minacce di morte al candidato sindaco: Cancian si ritira dalla gara elettorale

Mercoledì 26 Aprile 2023 di Mauro Favaro
Francesco Cancian

TREVISO - Bufera per le minacce di morte via social: Francesco Cancian si ritira dalla corsa elettorale. Il 32enne era nella lista di Coalizione civica per Treviso, formazione che sostiene Giorgio De Nardi, candidato sindaco civico con l'appoggio del centrosinistra. Lunedì aveva pesantemente minacciato Nicolò Rocco, candidato sindaco del Terzo polo, e prima ancora Giacomo Bruscagin, candidato nella lista che sostiene lo stesso Rocco, tirando in ballo le loro famiglie.

Nel giro di poche ore molti esponenti della coalizione di centrosinistra, e non solo, hanno espresso solidarietà a Rocco e Bruscagin.

LA RINUNCIA
E alla fine Cancian, dopo essersi scusato, ha deciso di rinunciare alla corsa verso un posto a palazzo dei Trecento. «Si è subito scusato e ha rinunciato alla candidatura, dimostrando assunzione di responsabilità -spiega De Nardi- abbiamo espresso la più sincera solidarietà a Rocco e Bruscagin, prendendo nettamente le distanze da quelle frasi. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto». «Condanniamo le minacce e le offese, espressioni che sono per noi inaccettabile e non rappresentano i valori della nostra lista -specificano da Coalizione civica, gruppo che fa riferimento a Gigi Calesso- Francesco Cancian è sempre stata un persona buona e che si impegna per il bene del nostro territorio. Purtroppo ha sbagliato e bisogna prenderne atto. Ci ha comunicato di aver chiesto scusa pubblicamente e rinuncia alla corsa elettorale». Si è poi aggiunta la riflessione di Giancarlo Bruzzolo, candidato con Coalizione civica: «Non è il frutto di una scelta diplomatica, ma di un sentimento di costernazione che ha preso tutti noi -evidenzia- quando ho letto ho pensato a uno scherzo. Francesco è persona mite e gentile. Una persona fragile che lotta, con coraggio, ogni giorno con i propri problemi».

NESSUNA AZIONE LEGALE
Anche alla luce di questo Rocco e Bruscagin hanno deciso che non presenteranno denuncia. «Nonostante l'indignazione ho voluto parlare subito con chi ha scelto di candidare l'autore delle minacce e posso dire che provo un grande rispetto per le tante battaglie che sta combattendo -spiega Rocco- Quello che ha scritto non è giustificabile, ma abbiamo deciso per questa volta di non procedere con una denuncia. Voglio chiudere la faccenda il prima possibile per tornare a parlare di Treviso e soprattutto per evitare la gogna verso la persona che, sono sicuro, al netto delle brutte cose scritte, sia la prima a soffrire in questo momento e abbia bisogno di serenità». Ieri la solidarietà a Rocco e Bruscagin è arrivata da più parti. Compreso il sindaco uscente Mario Conte. Così come Giovanni Tonella, segretario cittadino del Pd: «In campagna elettorale, e non solo, si deve sempre controllare al massimo il linguaggio, specie se polemico -sottolinea- in qualche maniera, nel giorno della Liberazione ci si deve ricordare e impegnare anche a una liberazione da un certo tipo di linguaggio». Sulla stessa linea Antonella Tocchetto, capolista del Pd: «Minacciare di morte gli avversari è un fatto gravissimo -mette in chiaro- la politica è confronto, non deve mai oltrepassare il limite con offese e minacce». Tra il Pd, poi, c'è anche la vicinanza espressa dai candidati Francesco Vian, Alberto Meneghetti e Rossana Pisano.

BARBISAN DURISSIMO
Decisamente più dura, invece, la posizione di Riccardo Barbisan, candidato con la Lega. «De Nardi allontani i fascisti tra i suoi sostenitori. Piena solidarietà a Rocco e al candidato della sua lista -scandisce- chiediamo che i candidati che usano toni fascisti non siano ospitati come candidati nelle liste elettorali del nostro comune a sostegno di De Nardi». «Auspichiamo che i bollenti spiriti si quietino -tira le fila Luigino Rancan, candidato sindaco del Popolo della famiglia- e che i responsabili dei gruppi e dei partiti sappiano moderare e far moderare i toni, castigando soprattutto gli attacchi personali, nel rispetto dei candidati di tutte le liste. L'ottica di bene della città di Treviso esige questo».

      

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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