Allevamento lager di Maltesi, cani segregati al buio: avevano paura della luce del sole

Sequestrati e portati al canile, gli animali manifestavano paura di esporsi alla luce del sole, segno che non avevano mai lasciato l'appartamento degli orrori

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Marco Aldighieri
Cuccioli di maltese (foto d'archivio)
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PADOVA - La Procura ha chiuso le indagini sull'allevamento abusivo di cani in un appartamento in pieno centro di via Cesare Battisti. Nei guai è finito Stefano Mineo di 60 anni e la sua compagna Carla D'Aquino di 63, titolari di una galleria d'arte. Entrambi sono stati accusati, dal pubblico ministero Roberto D'Angelo a capo delle indagini, di maltrattamento di animali e di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura produttive di gravi sofferenze.

Il sostituto procuratore nei prossimi giorni chiederà per la coppia il rinvio a giudizio.

Il primo giugno di quest'anno i carabinieri sono intervenuti nella casa per dare esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro, su ordine della Procura, a carico di due coniugi conviventi. L'intervento è avvenuto in collaborazione con il personale veterinario dell'Ulss 6 Euganea e ha portato alla luce una situazione di degrado e di sporcizia diffusa. La coppia teneva nell'appartamento ben 54 cani di piccola taglia di razza simil maltese, di diverso sesso ed età, tra i quali un cucciolo di pochi giorni, tra numerose deiezioni solide e liquide presenti nei diversi ambienti dell'abitazione, impregnati da odori nauseabondi. Quasi tutti i cani, particolarmente sporchi, non erano registrati all'anagrafe canina. Due femmine erano in stato di gravidanza e alcuni animali erano in precarie condizioni fisiche. In particolare, una femmina non riusciva a stare in posizione eretta, aveva difficoltà di deambulazione e presentava atrofia dei muscoli delle gambe e del dorso. Tutti gli animali sono stati sequestrati e affidati alle cure dei canili sanitari di Selvazzano Dentro e Rovigo, del canile intercomunale di Rovigo, del canile comunale di Monselice e del canile dei volontari dell'onlus Anta di Cona.

Al canile di Selvazzano Dentro una cagnetta ha dato alla luce un cucciolo maschio, purtroppo deceduto poche ore dopo la nascita. A Cona l'altra cagnetta incinta è stata sottoposta a un intervento chirurgico d'urgenza perché uno dei feti era già morto e l'altro in grave sofferenza. Una volta fuori casa i cani manifestavano paura di esporsi alla luce del sole e di muoversi sull'erba del prato, indice del fatto che non avevano mai lasciato l'appartamento in cui erano tenuti segregati. Due sono anche stati trovati con alcune ferite alle zampe. Gli inquirenti analizzando i telefono cellulari sequestrati alla coppia, hanno appurato come i due vendessero i cuccioli di cane. A incastrarli ci sarebbero diversi messaggini scambiati con i compratori, che sono quasi tutti stati individuati. A segnalare la situazione di degrado all'interno di quella abitazione di via Cesare Battisti sono stati i vicini di casa. In più occasioni, soprattutto a causa degli odori nauseabondi proveniente dall'appartamento, hanno allertato le forze dell'ordine. Intanto la Procura sta valutando l'eventualità di procedere all'affidamento in custodia dei cani in sequestro.

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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