Padova ancora sconfitto, esonerato l'allenatore Bruno Caneo

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Pierpaolo Spettoli
Padova ancora sconfitto, esonerato l'allenatore Bruno Caneo

PADOVA - Lecco fatale per il tecnico Bruno Caneo. Dopo avere salvato la panchina grazie alla vittoria con il Trento che si è rivelata un fuoco di paglia, la sconfitta rimediata in riva al lago comporta l'esonero dell'allenatore, ufficializzato dalla società nella serata di ieri, domenica 11. La decisione è stata presa da Joseph Oughourlian dopo la call telefonica con il presidente Alessandra Bianchi e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli.

A stretto giro di posta si conoscerà il nome del sostituto che debutterà domenica all'Euganeo con il Mantova (circolano i nomi di Pasquale Marino e Beppe Galderisi). Del resto con questa sconfitta, la sesta nelle ultime dodici giornate e un trend da bollino rosso certificato da undici punti nelle ultime tredici partite, la squadra scivola in tredicesima posizione a tre punti dalla griglia play off, obiettivo dichiarato a inizio stagione. Al triplice fischio è durissima la contestazione degli ultras nei confronti dei giocatori (Andate a lavorare e Toglietevi la maglia) e per la prima volta anche nei riguardi del direttore sportivo Mirabelli, che nel dopo gara ci mette la faccia davanti ai taccuini lasciando già intendere che il cambio di allenatore è dietro l'angolo. D'altra parte in campo fa tutto il Lecco, anche l'autogol del momentaneo pareggio con Zambataro, ex biancoscudato nell'anno dell'ultima promozione in serie B. Adesso si attende il nome del nuovo allenatore che rimpiazzerà Caneo, il tutto mentre domani sera è in programma anche la cena di Natale del Padova nella quale il clima non potrà essere dei migliori.
AVVIO CHOC
Terza partita di fila con il 4-3-3. Sabato Caneo aveva detto che la squadra doveva farsi trovare pronta già dalla vigilia, ma l'avvio di gara dimostra il contrario. D'accordo il primo tentativo in girata di De Marchi deviato in angolo da Battistini, ma subito dopo il Lecco passa. Palla persa a centrocampo con sfera che arriva a Zambataro, il destro deviato da Vasic diventa buono per la volee mancina di Ilari con palla nell'angolino basso. I biancoscudati accusano palesemente il colpo e sbandano rischiando a più riprese il secondo gol. Donnarumma ci mette una pezza sul destro di Buso. Pochi minuti e Giudici con una verticalizzazione mette di nuovo Buso davanti alla porta, provvidenziale la diagonale di Belli che devia in angolo. Ancora qualche istante e una sciagurata rimessa laterale nella propria area di Zanchi mette in difficoltà Belli, Pinzauti non riesce a trovare la porta con palla invitante per il tap-in di Ilari e lo stesso Belli salva un gol già fatto.
AGGANCIO FORTUNOSO
Sin qui la prova horror della truppa di Caneo, che inizia a trovare coraggio dopo il destro di Cretella respinto lateralmente da Melgrati. E lo stesso Cretella su sviluppi d'angolo ci prova anche con un puntone deviato in corner da un avversario. Adesso il Padova sembra esserci e torna in partita grazie a un pizzico di fortuna. Rimessa laterale di Zanchi per Cretella con scodellata sul palo più lontano per Liguori che la rimette in mezzo di testa e Zambataro infila goffamente la propria porta. Liguori esulta come se avesse segnato ed eccede tanto da rimediare l'ammonizione. Da qui sino all'intervallo prevale l'equilibrio, con il Padova però che dietro non rischia più. Davanti invece ci prova Vasic con una rovesciata bella stilisticamente ma con palla sul fondo.
LA RESA
L'apertura di ripresa riserva però un'altra doccia gelata. Giudici cambia gioco per Zambataro, palla dentro per lo stesso Giudici che può colpire indisturbato in corsa con il destro in maniera vincente. Nell'occasione Cretella non lo segue e Zanchi esce in ritardo. A questo punto Caneo rinnega il 4-3-3: dentro Russini (fuori Germano) e Ceravolo (Liguori) e Padova con il doppio centravanti. Piovanello passa sulla fascia destra. La mossa produce l'occasione per il possibile pareggio con il diagonale mancino di Ceravolo fuori d'un soffio. Tenta anche Vasic con un destro leggermente alto. Arriva pure il turno di Franchini (Zanchi) e poco più tardi di Jelenic (De Marchi) e Gagliano (Piovanello) con la squadra che tenta il tutto per tutto sino all'arrembaggio nel recupero che frutta però solo tre angoli. Il tutto sotto la curva che ospita gli ultras padovani che a fine gara esprimono il loro dissenso.
Pierpaolo Spettoli

Ultimo aggiornamento: 14:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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