Padova-Trento 2-1, ritorno al successo dopo 7 partite. Mister Caneo: «Iniezione di morale per tutti»

Lunedì 5 Dicembre 2022 di Andrea Miola
Padova-Trento 2-1, ritorno al successo dopo 7 partite. Mister Caneo: «Iniezione di morale per tutti»

PADOVA - «Con questa vittoria ci siamo dati un po' di pace nell'anima e ora ripartiamo». Così Bruno Caneo al termine della gara vinta con il Trento dopo 7 giornate di digiuno, ma il primo pensiero del tecnico biancoscudato, visibilmente commosso quando affronta il tema, è per Manuel Lorenzo Ntube, il 16enne delle giovanili tragicamente scomparso mercoledì scorso. «Siamo rimasti veramente colpiti da questa tragedia esordisce - cose che vorremmo mai succedessero e c'è forte vicinanza alla sua famiglia, immaginando il coraggio e la forza d'animo che devono avere in questo momento».

Poi l'allenatore torna sulle vicende di campo. «Abbiamo fatto una partita con il cuore in mano, con il solo pensiero di vincere e quando hai un unico obiettivo in testa non è mai facile perché subentrano certe mentalità, psicologie e situazioni che non dovrebbero capitare a squadre come la nostra, di qualità e personalità importante, ma ci sta che scattino. Per questo sono contento per la vittoria, per i ragazzi e ringrazio la società per avermi dato la possibilità di proseguire questo progetto tecnico». Quindi aggiunge: «Ho accettato il Padova a inizio anno a carte coperte e il club evidentemente ha visto il lavoro fatto settimanalmente e il rapporto che ho con tutto il gruppo. Questo successo è stato importante, una bella botta di morale per tutti».
Con il passaggio al 4-3-3, Caneo ha cambiato in maniera importante il suo credo calcistico. «Se la montagna non va da Maometto replica - Maometto va alla montagna. Sarei stato cocciuto a capire che in questo momento la squadra era in difficoltà di identità. C'era da fare qualcosa, quello che si fa di norma, ovvero difendersi e attaccare in dieci». E dietro la squadra ne ha tratto beneficio. «Sicuramente si è rischiato meno perché si è puntato meno sulla pressione alta e, abbassandosi e levando spazi all'avversario è più facile coprire». Poi però precisa: «La mia filosofia è diversa, ma ci sta che in questo momenti si cambi atteggiamento per permettere alla squadra di prendere fiducia ed entusiasmo. Ora si vedranno azioni offensive meno perentorie e più ragionate».

SPIRALE NEGATIVA
Perché questa spirale negativa? «Una successione di fatti contrari alle nostre forze reali che ci ha fatto raccogliere meno punti di quelli che si meritavano. Ora lasciamo stare tutto, con la società e i ragazzi si è parlato in settimana e si è detto di resettare, siamo ripartiti e quello che è stato è stato. C'è un progetto diverso in cui si cerca di essere un po' più equilibrati e determinati nel provare a raggiungere degli obiettivi di partita in partita». Un patto a cui i giocatori sembrano avere dato fede. «Ho un gruppo importante di calciatori con cui mai c'è stata rottura e che seguono alla lettera le varie indicazioni. Oggi (ieri, ndr) hanno fatto molto bene quello che dovevano fare, senza mai rischiare, salvo un po' di apprensione nel finale anche per situazioni psicologiche. Ci volevano questi tre punti, anche soffrendo e sacrificandosi e ora certe cose cambieranno».
Alla vigilia della gara questa volta al suo posto aveva parlato il diesse Mirabelli. «Non avevo voglia di chiacchierare perché lo ho già fatto tantissimo e, più che di parole, avevo bisogno di risultati. Ora torniamo alla normalità e a una certa fiducia perché le vittorie restano sempre la migliore panacea, ma siamo sempre stati un blocco unico». Poi Caneo torna nuovamente sul cambio di modulo e filosofia. «Abbiamo fatto dei progetti iniziali, poi abbiamo visto che sono sfumati e per ora ripartiamo da nuove basi, poi in futuro si vedrà e non è detto che tra un mese si ricompongano certe situazioni. Per continuare, dovevo cambiare le schede mentali dei giocatori e in settimana l'ho fatto come fosse arrivato un allenatore nuovo. Tutto questo porta a soluzioni di più semplice attuazione rispetto a quanto faccio di solito. Pensavo ci fosse difficoltà a far comprendere il mio progetto all'inizio e invece per vari motivi le difficoltà sono subentrate dopo».
 

Ultimo aggiornamento: 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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