Trasporti, giorni caldi. Busitalia, i sindacati attaccano: «Autobus senza ricambi»

Lunedì 24 Luglio 2023 di Alberto Rodighiero
TRASPORTI PUBBLICI - Scatta un nuovo attacco sindacala a Busitalia

PADOVA - È una fase cruciale per il futuro del trasporto pubblico padovano e intanto il sindacato Adl Cobas aggiunge carne al fuoco: «Non ci sono neanche più i pezzi di ricambio per gli autobus perché Busitalia non è in grado di pagare in anticipo». 
Partiamo dallo scenario attuale e dalla trattativa tra Comune, Provincia e Busitalia. La prossima riunione è fissata per mercoledì nella torre della Provincia alla Stanga. Qui, attorno ad un tavolo, si troveranno il sindaco-presidente della Provincia Sergio Giordani, il numero due della Provincia Vincenzo Gottardo e l’assessore comunale Andrea Ragona. In discussione ci sarà un documento di 12 pagine redatto dall’amministratore delegato di Busitalia Gino Colella. Un documento in cui Busitalia chiede ufficialmente di rivedere il contratto sul trasporto pubblico locale stipulato nel 2020. La richiesta si basa sugli ultimi due bilanci approvati dalla società partecipata di Ferrovie dello Stato: nel 2021 si è registrato un disavanzo di 9,3 milioni euro e l’anno scorso il disavanzo è salito a 11,8 milioni. 
Le cause del “profondo rosso” dei bilanci sono presto dette.

La pandemia ha avuto effetti molto significativi sulla richiesta di trasporto pubblico e questo, in buona sostanza, significa meno passeggeri. Nei mesi scorsi, poi, l’azienda ha dovuto fare i conti, complice anche la guerra in Ucraina, con eccezionali rincari per quel che riguarda i carburanti e le materie prime. Come se non bastasse, a complicare il tutto c’è anche un significativo allungamenti dei tempi per la consegna di bus e tecnologia. Non solo.  Busitalia ha dovuto far fronte a   un’inflazione a livelli record e la difficoltà oggettiva a reperire lavoratori. 


LE RICHIESTE
Busitalia garantisce in tutto il Padovano una media di 6.400 corse al giorno ma sono tante quelle che viaggiano semivuote, soprattutto in provincia nella fascia pomeridiana e serale. Per questo motivo ora chiede di poter rivedere il servizio eliminando alcune. La società chiede di recepire quanto già stabilito dalla Regione Veneto: la possibilità di ottenere il 100% del contributo da parte di Comune e Provincia anche a fronte di una riduzione del 5% dei chilometri percorsi rispetto a quelli inizialmente previsti. Una riduzione calcolata sul numero di corse inizialmente previste e non su quelle effettivamente fatte, che in realtà già ora sono in misura leggermente minore. Nel Padovano non ci sarebbero quindi ulteriori tagli ma Busitalia chiede comunque di mettere nero su bianco la garanzia che continuerà a ricevere gli stessi soldi di adesso.
Busitalia chiede poi di non prevedere penali nel caso in cui le corse vengano diminuite del 2% e propone una razionalizzazione delle corse riclassificando alcune linee extraurbane come urbane considerando che coprono per gran parte il territorio comunale di Padova. Ora resta da capire cosa risponderà Giordani. 


LA NUOVA POLEMICA
Intanto i sindacati tuonano. «L’altro giorno – ha denunciato ieri Stefano Pieretti di Adl Cobas – un nostro autista ha contattato l’officina perché un autobus aveva bisogno della sostituzione di un pezzo meccanico. La risposta che ha ricevuto è incredibile. Gli è stato detto che il pezzo non è disponibile perché i fornitori non consegnano nulla senza pagamento anticipato. Questo significa che ci sono problemi molto gravi per quel che riguarda i pagamenti e che nessuno è disponibile a fare credito ad un’azienda che, è giusto ricordarlo, gestisce il trasporto pubblico in città e in provincia. Ci sono due opzioni: o siamo alla canna del gas o qualcuno ha tutto l’interesse a far passare il messaggio che di soldi non ce ne sono più e, di conseguenza, è necessario tagliare i servizi». Il sindacalista di base, infine, attacca frontalmente Busitalia che ha proposto, dopo anni di proteste, di far passare il buono pasto aziendale da 4 euro a 5,60 euro. «Una presa in giro». 

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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