TREBASELEGHE (PADOVA) - L'impennata dei costi dell'energia, passati in un anno da 1,2 milioni a 14, mette per ora nel cassetto il raddoppio dello stabilimento di Trebaseleghe (Padova), un investimento da 120-140 milioni che avrebbe portato a 400 nuove assunzioni. «Sessanta persone le vogliamo assumere lo stesso - avverte Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta, la fabbrica dei libri padovana con base anche negli Stati Uniti che quest'anno dovrebbe arrivare a oltre 240 milioni di fatturato - ma io sono preoccupato soprattutto per i lavoratori. Gli stipendi in questo momento sono molto molto bassi, a novembre e dicembre, quando ci sarà la rata del mutuo da pagare e anche le salatissime bollette, la gente sarà in difficoltà. Il governo deve al più presto prendere posizione su questo tipo di problemi altrimenti sarà emergenza. Bisogna permettere alle aziende di supportare i lavoratori, elargizioni e straordinari devono essere esenti da contributi e detassati».
Franceschi fa i conti di quest'emergenza: «Anche per noi i rincari energetici sono stati una stangata: i costi per gas ed elettricità dall'anno scorso sono passati da 1,2 milioni a 14.
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Caro energia, il caso di Grafica Veneta
Franceschi da inizio 2021 è sbarcato negli Stati Uniti comprando la quota di maggioranza di Lake Book Manufacturing, storica azienda attiva nella produzione di libri e leader nel mercato americano. E può fare i confronti dove quest'inflazione galoppante brucia di più.
«Invece in Italia l'energia pesa per il 10,2% sul totale del fatturato, che anche da noi a fine anno sarà sui 120 milioni su una previsione che a fine anno il giro d'affari totale supererà i 240 milioni. Nove punti di marginalità persa solo per i costi di energia, con l'elettricità che pesa molto di più del gas. Se poi contiamo anche i costi di trasporto... l'anno scorso l'affitto di un container verso gli Stati Uniti costava dai 2700 ai 3mila dollari, oggi si va dai 13mila ai 14mila dollari. Capisce, qui da noi la strada è proprio in salita». Anche per i lavoratori. «Un operaio italiano che ha uno stipendio netto di 1000 euro me ne costa almeno 2700 - elenca puntiglioso il presidente di Grafica Veneta -. Negli Usa un operaio che in busta paga prende mille dollari ne costa al gruppo 1300».
E per fortuna c'è l'America. «Lo stabilimento in Usa ci sta dando una bella mano, lì sono molto più competitivi, c'è un approccio molto più aggressivo - spiega Franceschi -. Avevamo intenzione di raddoppiare a Trebaseleghe, un investimento tra i 120 e i 140 milioni di euro che avrebbe portato anche a 400 assunzioni. Ma ora tutto il progetto è in stand by, ci prendiamo due o tre mesi di tempo per capire cosa fare entro fine anno. Non sono fiducioso che questa situazione dovuta alla guerra in Ucraina finirà presto, il muro contro muro temo possa durare anni e sarà un bel problema per l'Europa». Un po' meno per gli Usa.
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