La posizione della sindaca di Loreggia: «Meno autovelox e più agenti sulle strade. Le stangate non servono»

Manuela Marangon non fa riferimento nello specifico a ciò che è accaduto a Cadoneghe ma fa una riflessione sull'argomento

Martedì 29 Agosto 2023 di Luca Marin
Manuela Marangon

LOREGGIA (PADOVA) - «Il mio ideale sarebbe quello di avere meno autovelox e più agenti di polizia locale sulle strade. Inorridisco quando penso alle macchine che controllano la velocità e comminano sanzioni: le stangate non servono a nulla ma la prevenzione dei vigili presenti fisicamente è un deterrente per andare piano in automobile. Mi auguro che la nostra Federazione del Camposampierese punti sull'incremento delle assunzioni degli agenti di polizia». Manuela Marangon, sindaca a Loreggia da più di un anno, un passato da infermiera e caposala all'ospedale di Camposampiero, ha le idee chiarissime.

In una intervista alla newsletter della federazione dei dieci Comuni del territorio parla a 360 gradi di quanto è importante fare squadra tra amministrazioni locali della zona e nel futuro vede, tra le priorità d'intervento, un maggiore investimento nei servizi alla cittadinanza e al territorio, lavorando ad esempio sulla capacità assunzionale degli agenti di polizia municipale.

La riflessione

Nessun riferimento alla polemiche di Cadoneghe sugli autovelox ma alcune riflessioni generali: «Se ci fossero più agenti sulle nostre arterie tutti, polizia locale e Comune "in primis" lavorerebbero meglio per garantire la sicurezza in generale - afferma la prima cittadina di Loreggia - Non condivido l'opzione di fare prevenzione e contrastare gli incidenti con gli autovelox: le macchine sono macchine e i nostri concittadini hanno bisogno di relazionarsi con persone fisiche. Non è un sogno incrementare il numero di agenti di polizia: ci sono le possibilità e dunque sfruttiamole». Manuela Marangon è sempre più convinta delle scelta di fare unione con gli altri nove Comuni federati: «Adesso a settembre ricominceranno le scuole e molti vigili sono impegnati per dirigere il traffico nelle vicinanze dei plessi scolastici - sottolinea - Per altre questioni se un singolo Comune dovesse arrangiarsi sarebbe un grande problema». La sindaca Loreggiana non dimentica come è nato la federazione del Camposampierese:«La sua nascita avvenuta il 1 gennaio 2011 originava da un'analisi del sistema in un momento di crisi in cui lo Stato aveva già ridotto i finanziamenti agli enti locali ed i piccoli Comuni disponevano di sempre meno risorse da utilizzare - ricorda - Allora si diceva che i nostri piccoli Comuni diventano sempre più "periferici" e "invisibili". A 12 anni di distanza quella visione può dirsi azzeccata. Oggi più di allora, infatti, non vince l'individualismo ma l'alleanza e la condivisione di intenti, progetti, piani ed azioni». Per Marangon parlare di Federazione vuol dire parlare di servizi erogati a quasi 100mila abitanti ma vuol dire anche avere un "peso" nelle trattative più determinante rispetto a quello di un singolo Comune con un numero di abitanti pari ad un decimo. «La cosa bella - conclude - è che comunque ogni Comune afferente alla Federazione rimane se stesso». 

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