Cadoneghe. Multati dell'autovelox in protesta: «Ho dovuto chiedere l'anticipo dello stipendio per pagare la sanzione»

Si sono incontrati di fronte al municipio, delusi dalle risposte del sindaco in consiglio comunale

Sabato 16 Settembre 2023 di Lorena Levorato
Cadoneghe. Multati dell'autovelox in protesta: «Ho dovuto chiedere l'anticipo dello stipendio per pagare la sanzione»

CADONEGHE (PADOVA) - La protesta del popolo dei multati scende di nuovo in piazza. E martedì mattina il Prefetto di Padova convocherà i consiglieri di minoranza che avevano presentato richiesta di un incontro. Dopo il consiglio comunale di mercoledì proprio sulla vicenda delle migliaia di multe rilevate dai due autovelox installati sulla Sr 307, delusi per non aver ottenuto dal sindaco le risposte che si aspettavano, e in particolare di sapere se le multe saranno annullate, hanno deciso di organizzare per ieri pomeriggio un nuovo momento di protesta corale per far sentire la loro voce e per non far calare il silenzio sulla vicenda. Non dà segni di cedimento dunque la polemica portata avanti ormai da un mese e mezzo da alcune centinaia di coloro che, dalla fine di luglio, si sono visti recapitare le oltre 20mila multe staccate dai due autovelox installati a fine giugno lungo il tratto della strada 307 nel territorio di Cadoneghe, tratto che è di competenza comunale e in cui essendo riconosciuto centro abitato vige il limite dei 50 chilometri orari, in alcune parti dal 2018 e in altre dal 2007.

La protesta

E dopo un momento di stasi, dovuto alla pausa estiva e al fatto che la mole di lavoro è enorme e le procedure di elaborazione e postalizzazione delle multe sono andate a rilento, negli ultimi giorni, dopo l'esternalizzazione del servizio, le notifiche sono riprese. E il popolo dei multati aumento di giorno in giorno. Ieri in piazza c'era anche Irfan, cittadino di origine bengalese in Italia da 20 anni. «Ho preso 9 multe mentre andavo a lavorare per un totale di 1.450 euro. Il mio stipendio mensile è di 1.500 euro e ho chiesto l'anticipo della mensilità per poter pagare le multe».

Una donna mostra le dieci cartoline verdi ricevute: «Sono 10 da 190 ero l'una, prese mentre andavo a lavorare. Si riferiscono al periodo dal 24 giugno al 7 luglio. Ma ho già visto che ce ne sono altre che devono arrivare». A dare sostegno ai multati c'è anche Massimiliano Tambara, l'uomo che al termine del consiglio comunale dell'altra sera si è alzato e, rivolgendosi al sindaco, gli ha detto "lei risponderà al giudice", e il video che lo riprende ha fatto il giro dei social. «Io non sono un multato ma sono qui per ribadire che quei velox sono stati posizionati in modo illegale». In piazza arriva anche l'ex sindaco e consigliere comunale Michele Schiavo che, incontrando alcuni cittadini che lo avvicinano, comunica che «martedì noi consiglieri di minoranza avremo un incontro con il Prefetto per sentire cosa ci dice. Poi vi informeremo». A fine agosto, infatti, i consiglieri avevano presentato un esposto al Prefetto allegando una relazione nella quale chiedevano di poter avere un incontro.

Al termine del sit-in, prima di salutarsi, i multati hanno annunciato che le loro azioni di protesta non finiranno qui e che presto ci saranno anche delle sorprese. «Abbiamo chiesto l'autorizzazione prima di ritrovarci qui - ha detto Andrea Rossi - perché vogliamo fare le cose per bene e secondo le regole. Ribadisco che non ci interessano le beghe politiche all'interno del consiglio e vogliamo che la politica resti fuori da questo gruppo: noi ci stiamo mobilitando affinché siano annullate le multe, siamo dalla parte giusta e andremo avanti». 

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Ultimo aggiornamento: 13:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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