Autovelox, riunione infuocata. Le urla dei multati: «Buffoni!», «toglieteci le sanzioni». Il litigio finale - Video

Giovedì 14 Settembre 2023 di Lorena Levorato
Autovelox, riunione infuocata

CADONEGHE (PADOVA) - Un centinaio di persone hanno partecipato all'attesissima seduta del parlamentino locale, convocata ad hoc sulla vicenda delle multe che ha tenuto banco per tutta l'estate: oltre 24 mila in poco più di un mese. «Adesso annullatele» è il grido ripetuto dal folto popolo degli stangati. Ancora duri attacchi al sindaco Marco Schiesaro, che al termine della seduta ha ripercorso tutto l'iter che ha portato all'installazione degli autovelox ed è stato protagonista di un acceso rinfaccio di responsabilità con il suo predecessore Michele Schiavo (oggi consigliere di minoranza) sul fatto che in quel tratto di strada già nel 2010 erano arrivati i rilevatori di velocità, ma erano poi stati rimossi per varie irregolarità. Scintille anche sul finale dell'incontro, con i multati che si sono alzati e sono usciti al grido «Buffoni».


GLI ATTACCHI
Per la prima volta la questione è stata affrontata pubblicamente.

A richiedere la convocazione sono stati, il 24 agosto, i cinque consiglieri comunali di minoranza Lucia Vettore ed Enrico Nania (Partito democratico), Raffaele Reschiglian (Coalizione civica per Cadoneghe), Guido Rocca (5 Stelle) e Michele Schiavo (civica Cadoneghe Unisce). «In un mese c'è stata una grandine di oltre 24mila sanzioni, alcune per pochi chilometri sopra il limite dei 50 orari stabiliti per il centro abitato che, con la nuova perimetrazione approvata nel 2022 è stato esteso a tutta la lunghezza della 307 ha esordito Vettore . Le problematiche riguardano la rilevanza economica delle sanzioni che sono frutto di multe applicate in modo seriale a ignari automobilisti». Allegata alla richiesta di consiglio comunale, i proponenti hanno presentato una dettagliata relazione. «Il sindaco, chiamato a intervenire da più parti, ha mostrato di non volersi assumere le proprie responsabilità ha aggiunto Vettore , attribuendo l'iniziativa dell'installazione prima ai cittadini residenti a Mezzavia, firmatari di una petizione, poi al prefetto, quindi a precedenti provvedimenti risalenti al 2007/2009 e infine dichiarando di aver avviato un'indagine interna. Di fronte a questa scelta scellerata noi consiglieri abbiamo rilevato diverse anomalie tanto da inviare al prefetto un esposto chiedendo la sospensione delle rilevazioni e l'annullamento di tutti gli accertamenti».


I CONTRASTI
Vettore ha poi messo in discussione la veridicità della petizione che avrebbe generato tutto l'iter precedente l'installazione. «Alle firme mancano tutti i riferimenti ai documenti d'identità dei sottoscrittori, quindi non è ben chiaro chi ha firmato, perciò riteniamo che tale raccolta firme non sia del tutto valida» ha aggiunto. Reschiglian ha sottolineato l'incrongruità sui numeri relativi agli incidenti e ai feriti, aggiungendo: «vogliamo sapere il numero esatto delle multe rilevate». Edoardo Lacava (Lista Civica per Cadoneghe) ha precisato: «la repressione non è mai una strada da percorrere perché porta tensioni sociali. Serve fare chiarezza».
L'assessore al bilancio Luigi Sposato ha affermato che «dev'essere chiaro che i velox non sono stati messi per fare cassa o coprire necessità di bilancio, abbiamo un avanzo di 3,9 milioni quindi il Comune gode di ottima salute. Il 27 luglio abbiamo approvato un equilibrio di bilancio ed è stato accertato che non ci sono debiti fuori bilancio. Inoltre ricordo che i proventi dalle multe non possono essere utilizzati per colmare i debiti».


In chiusura Schiesaro ha ripercorso l'iter ha portato all'installazione dei due velox. Un intervento che ha suscitato le ire dei multati. «Vogliamo una risposta chiara: le multe saranno tolte o no?». Il sindaco ha affermato di «rispondere alle domande dei consiglieri», cosa che ha spinto gli stangati ad abbandonare l'aula al grido «Buffoni».

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Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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