Autovelox di Cadoneghe, la Prefettura consegna ai multati gli atti sugli incidenti

Proprio il numero di incidenti rilevati negli ultimi cinque anni sulla 307, nel tratto dove sono comparsi i due velox a fine giugno, è stato un argomento di forte dibattito

Venerdì 8 Settembre 2023 di Lorena Levorato
Autovelox

CADONEGHE (PADOVA) - Autovelox sulla strada 307: dopo settimane di attesa sono arrivati i documenti richiesti alla Prefettura.

Ormai non ci sperava più l'associazione "Miglior Tutela", che aveva fatto richiesta di accesso agli atti e che proprio un giorno fa aveva dichiarato di «attendere il documento per capire cosa aveva scritto il prefetto di Padova al sindaco Schiesaro sull'incidentalità».

La contesa

Proprio il numero di incidenti rilevati negli ultimi cinque anni sulla 307, nel tratto dove sono comparsi i due velox a fine giugno, è stato un argomento di forte dibattito e di dissenso. «Il sindaco ha scritto una seconda attestazione che contiene il doppio degli incidenti rispetto a quanto riferito dal comandante della polizia locale nella prima dichiarazione», precisa l'associazione che riferisce di 36 incidenti con 29 feriti secondo il comandante facente funzione della polizia locale Gianpietro Moro (oggi indagato per falso ideologico insieme a un altro vigile urbano), contro i 68 incidenti con 65 feriti secondo il primo cittadino. In merito poi all'indagine per falso che coinvolge Moro, attualmente in malattia dopo essere stato colpito da un grave malore qualche giorno fa, e un altro agente, l'associazione ribadisce che «avevamo già attestato a luglio che quegli autovelox sono illegittimi. Bastava leggere il nostro blog perché lo avevamo scritto». Ora si attendono l'esito delle indagini e le eventuali decisioni in merito, ma molti sperano che intervenga un provvedimento di annullamento di tutte le multe. Intanto continuano le richieste di ricorso da parte dei multati che, numerosi, hanno contattato un noto avvocato padovano che sta prendendo in carico le loro istanze. "Miglior Tutela" solleva poi dubbi anche sulla taratura dei due rilevatori che, secondo quando riporta la società Engine che l'ha realizzata, risultano installati nel rispetto di tutte le geometrie, prescrizioni e indicazioni previste nell'apposito manuale. Secondo l'associazione, invece, qualcosa non torna. «La società che ha certificato gli autovelox ha dichiarato - sostengono da "Miglior Tutela" - di aver effettuato test per la taratura degli apparecchi facendo transitare dei veicoli sulla 307 al km 6+150 e km 7+057 alle velocità da km/h 196.95 a km/h 235.95. Chiederemo alla Procura che siano sentiti a verbale i tecnici che avrebbero effettuato tali prove su strada e il responsabile che ha firmato le autorizzazioni tecniche in questione». Da parte sua il sindaco ha ribadito quanto già detto, ossia che «è stata avviata un'approfondita indagine interna per verificare cosa è stato fatto, da chi e come, e cosa evidentemente o probabilmente non è stato fatto».

Gli scontri

Intanto ieri nella chat dei multati il dibattito si è acceso parecchio attorno d un video girato da Andrea Amistà, presidente del gruppo Fidas di Cadoneghe, che fa una carrellata di tutti i casi e le storie dei multati. «Ci hai preso in giro e hai deriso la nostra situazione, prendendo le difese del sindaco» è l'accusa. Amistà ha spiegato che la sua è stata «semplice ironia per sdrammatizzare e strappare un sorriso. Non me ne vogliano i multati, che spero si vedano le multe cancellate, e non me ne voglia nessuno, ma satira chiama e sono sicuro che tutto si sistemerà». Una spiegazione che non è piaciuta affatto ai multati che, visto che si tratta di satira, ora si attendono un video di scherno di senso opposto, a sostegno delle loro rimostranze. 

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