Tribano. Autovelox abbattuto, si cerca il vandalo nelle videoriprese

I carabinieri setacciano le immagini delle telecamere di sorveglianza sia pubbliche che private di tutta la zona

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Nicola Benvenuti e Marina Lucchin
Tribano. Autovelox abbattuto, si cerca il vandalo nelle videoriprese

TRIBANO - Telecamere pubbliche e private al setaccio per scoprire l'identità del "giustiziere dell'autovelox" che l'altra notte ha abbattuto l'apparecchio sulla Monselice-Mare con un trattore.

I carabinieri stanno indagando per dare un nome e un volto al vandalo che ha distrutto il velox. Sul luogo dove era installato non c'è videosorveglianza, ma altri tratti di strada sono coperti e dunque non dovrebbe essere difficile identificare il trattore o il mezzo pesante che ha divelto il palo e poi è passato più volte con le ruote sopra l'apparecchio.


LE REAZIONI
Continuano intanto le reazioni in paese, ma non solo, all'atto vandalico effettuato ai danni dell'autovelox. Il sindaco Massimo Cavazzana non ritiene che sia stato un errore posizionarlo vicino alla nuova rotatoria della "Stortola" e porta a sostegno della sua tesi «il fatto che proprio ieri gli uffici mi hanno comunicato alcune rilevazioni fatte nei giorni scorsi, tra le quali anche una vettura che è sfrecciata ad una velocità di 158 chilometri orari, un nuovo record che supera quello dei 147 chilometri all'ora in quel tratto di strada compreso tra le due rotonde, di circa 1.500 metri». Un vero bolide, al quale evidentemente verrà recapitata una multa salata, ma anche la sospensione della patente di guida.
Se il primo cittadino si dice convinto che l'autovelox vada ripristinato, il capogruppo di minoranza in consiglio comunale Roberto Bazzarello insiste nella sua analisi, diversa da quella del sindaco: «Dato che Massimo Cavazzana ribadisce la bontà della sua scelta, vorrei che spiegasse perché dopo 20 giorni dalla richiesta non ci ha ancora dato l'accesso alle autorizzazioni dell'autovelox. Stamattina (ieri per chi legge, ndr), abbiamo sollecitato la visione dei documenti: siamo curiosi di sapere quali sarebbero gli incidenti pericolosi avvenuti in quel tratto di strada tali da giustificare l'installazione di un autovelox».


IL DIBATTITO
Anche tra gli utenti della Monselice-mare prosegue il dibattito. «L'atto di vandalismo è deplorevole. Se ognuno si facesse giustizia da sè, anche con ragione, sarebbe una giungla», osserva con pacatezza Massimiliano Morando.
«Il vandalo ha causato un danno alla cosa pubblica e al privato e probabilmente non risponderà di questo. L'autovelox in quella posizione è ingiusto e non ha nessuna funzione di sicurezza e se qualche studio dice il contrario licenziate l'analista. Solo qualche anno fa era in discussione il fatto di portare a 110 chilometri il limite sulla SR 104. Siamo in un tratto rettilineo con possibilità di sorpasso, il pericolo sta proprio nell'andare troppo piano e lo dico io che sono molto lento in auto. Talvolta mi sorpassano le biciclette quando ho a lato una ciclabile, ma quando rallento a 70 in quel tratto faccio vedere il disco orario perchè superandomi pensino che stia parcheggiando», conclude con una amara battuta di spirito.
Dall'Agrimec Lami, azienda che sede lungo la Monselice-Mare arriva un altro contributo: «Sarebbe stato opportuno che il velox fosse stato messo in prossimità della rotonda principale, anni fa un'auto ha invaso il nostro parcheggio ed è entrata in azienda distruggendo gli uffici. Quando fecero la rotonda, Veneto Strade non mise in sicurezza la nostra azienda e lo facemmo noi poi con delle transenne nella nostra proprietà e a nostre spese».

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