PADOVA - Nel fine settimana personale della questura di Padova ha tratto in arresto nella quasi flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e rapina impropria un 38enne, di origini tunisine.
Sulla base di indagini avviate d’urgenza, gli agenti della Squadra Mobile hanno accertato che l’uomo ha atteso che la donna accompagnasse la loro figlia minorenne a scuola e facesse rientro a casa, quindi l’ha seguita fino al pianerottolo dell’appartamento, avendo cura di togliersi le scarpe per non essere udito dalla vittima ed una volta aperta da quest’ultima la porta, l’ha spinta all’interno, aggredendola e facendola cadere violentemente a terra, per poi cingerle il collo con le mani sino quasi ad impedirle di respirare, sottraendole il cellulare. Una volta accorsa la figlia maggiorenne della donna attirata dalle grida della madre, l’uomo, allo scopo di far ricadere eventuali colpe sulle due donne, con una testata contro una porta in vetro si è provocato delle gravi ferite al capo. Allontanatosi a bordo della sua auto, è stato poi costretto ad arrestare la fuga a causa della copiosa perdita di sangue dalla testa: rischia la perdita definitiva di un occhio.
La vittima, anch’essa accompagnata presso il nosocomio per il forte stato di agitazione, è stata dimessa con una prognosi di 7 giorni. Nei confronti dell’uomo, a seguito dell’arresto, è stata disposto il divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla ex moglie.