Riaperta la strada del passo Duran: «Rimossa la frana, ma l'area andrà monitorata»

Sabato 19 Agosto 2023 di Lauredana Marsiglia
Sr 347 passo Duran

VAL DI ZOLDO -  Sbarrata da una frana scesa giovedì dal fianco della Moiazza, la strada provinciale 347 del passo Cereda e Duran, è stata riaperta ieri alle 18.40, ripristinando il collegamento con l’Agordino dopo aver rimosso  circa 500 metri cubi di materiale. La colata, dal fronte di un’ottantina di metri, era scesa dopo il violento temporale del tardo pomeriggio di giovedì, colpendo il tratto di strada subito dopo l’abitato di Goima, circa 150 metri, verso il passo Duran.
A lanciare l’allarme era stato un automobilista di passaggio. Nonostante lo spavento, era comunque riuscito a filmare la discesa, avvisando poi il sindaco Camillo De Pellegrin. Dal video si può evincere che la velocità di caduta del materiale è stata di circa 10 metri al secondo.
Veneto Strade è stata rapidissima ad arrivare sul posto, come spiega il primo cittadino elogiando l’efficienza della società che gestisce la maggioranza delle strade provinciali.
«Da giovedì - prosegue il sindaco - hanno lavorato senza sosta, notte e giorno, per riuscire a sgomberare la strada, mettendola anche in sicurezza attraverso la creazione di una barriera e di una vasca di laminazione grazie alle quali contenere eventuali altri distacchi. Si tratta ovviamente di interventi provvisori in attesa di capire come poter affrontare definitivamente il problema, perché quella è una frana storica, anche se in cent’anni si è mossa solo un paio di volte. Siamo di fronte ad un tipo di colata, seppur molto più contenuta, a quella di Acquabona a Cortina».
Ieri mattina c’è stato un sopralluogo di un geologo per valutare la possibilità di riaprire in sicurezza. Il responso è stato positivo, ma è chiaro che da quel ghiaione potrebbe scendere altro materiale, perché è lì in bella vista. Una “lingua” di sassi che scava il fianco della montagna arrivando fino alla strada.
«Ora bisognerà capire cosa succederà con un altro temporale - aggiunge De Pellegrin -, potrebbe scendere altro materiale ma anche resistere come ha fatto per tanti anni. Alla prima allerta meteo dovremo essere pronti a chiudere al più presto, se necessario. La Regione ci informa costantemente sulle condizioni meteo, anche se d’estate è facile imbattersi in fenomeni spesso rapidi e imprevedibili. La situazione andrà monitorata».
Insomma, una soluzione dovrà essere trovata dopo uno studio approfondito.
Nel frattempo De Pellegrin non si trattiene dall’elogiare nuovamente Veneto Strade: «Sono bravi, hanno sempre garantito una manutenzione esemplare. Diverso il discorso per le opere infrastrutturali. Del resto la Provincia è un ente distrutto dalla riforma Delrio, senza più un soldo».
 

Ultimo aggiornamento: 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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