Ex rugbista di 59 anni trovato morto in casa al Nevegal: vicino al corpo un termometro

Quando è arrivato il medico Pino Papes era già spirato

Mercoledì 23 Agosto 2023 di G.L.
Elisoccorso

BELLUNO - Da ore non rispondeva al cellulare, qualcuno che aveva le chiavi dell’appartamento sopra all’osteria al Colle in Nevegal, ha aperto la porta e ha trovato Marzio "Pino" Papes, 59enne di Belluno, ex rugbista del Belluno, riverso sul pavimento. 

L’ALLARME
Subito è partito l’allarme al 118, la centrale ha inviato sul posto l’elicottero Falco 2 che in pochi minuti ha raggiunto il piazzale atterrando poco distante dal campo scuola. Il medico è salito fino all’appartamento in cui si trovava il 59enne, ma il suo cuore si era fermato. 
Lì vicino è stato trovato un termometro per la misurazione della temperatura corporea. 
Non è escluso che l’uomo abbia avvertito un malessere e per verificare le proprie condizioni abbia voluto accertare se aveva la febbre. 
Tra le ipotesi sulle cause del decesso la più probabile è quella di un arresto cardio circolatorio che non avrebbe lasciato scampo al bellunese.

IL PERSONAGGIO
Pino Papes aveva giocato nel Belluno rugby negli anni a cavallo tra la fine del 1970 e l’inizio degli anni ‘80.

Era una linea veloce che arrivò in prima squadra in quel Belluno che militava in serie C. Poi uscì dal giro senza intraprendere come molti suoi ex compagni la carriera di tecnico neppure nelle giovanili. Fuori dal campo di gioco, di Marzio "Pino" Papes resta il ricordo di una persona molto allegra, amante della compagnia e sempre pronto a un sorriso, a una battuta anche per sdrammatizzare le situazioni più complicate. Negli ultimi anni lavorava come amministrativo nell’azienda De Mas di via Vittorio Veneto a Belluno. Era in Nevegal per un periodo di riposo. 

INAUGURAZIONE TRISTE
Proprio ieri è stata inaugurata la piazzola riservata all’elisoccorso in Nevegal: purtroppo per evento infausto, Falco 2 è atterrato, ma il personale sanitario a bordo nulla ha potuto fare per salvare il 59enne e se n’è tornato alla base senza neppure un passaggio all’ospedale San Martino. «Speriamo che qui l’elicottero si veda poco -ha commentato Antonio Menegon presidente della Federazione italiana sicurezza piste sci - ma sappiamo che lì lo spazio è a lui riservato e quindi sempre disponibile. Con i complimenti e ringraziamenti da parte dei piloti». 

 

Ultimo aggiornamento: 18:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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