Marcolin, voci di cessione: è valutata 1,35 miliardi di euro

Il fondo Pai, che da 11 anni è azionista di maggioranza, sta sondando il terreno

Sabato 28 Ottobre 2023
L'azienda Marcolin di Longarone

LONGARONEMarcolin in vendita. Un altro pezzo della storia industriale della provincia che se ne va. O meglio la famiglia bellunese, capostipiste Cirillo Marcolin che ha fondato l'azienda nel 1961 e il fondo Pai Partners, che attualmente controlla l'impresa provinciale bellunese, sono intenzionati a passare la mano. Un nuovo cambio nel settore "ottico" in provincia dopo lo "sdoppiamento" del personale della Safilo diviso tra Innovatek e Thélios in seguito alle trattative serrate alle quali hanno partecipato per mesi sindacati e Regione e le modifiche azionarie in Luxottica dopo la morte del cavalier Leonardo Del Vecchio.

La cessione di Marcolin azienda tra i leader del settore dell'eyewear, a quanto riporta Il Corriere della Sera, potrebbe valere 1,35 miliardi di euro. Secondo le indiscrezioni di Bloomberg, infatti, il fondo di private equity francese starebbe valutando, insieme a Goldman Sachs, il potenziale interesse di possibili acquirenti strategici. Sia il fondo sia l'azienda del Bellunese e l'investment bank non hanno però voluto commentare al momento l'indiscrezione giornalistica.

LE MANOVRE
Per ora si tratterebbe di una fase solo esplorativa che sembrerebbe avere già potenziali acquirenti. Marcolin produce occhiali e montature per una ventina di firme di prestigio come Tom Ford, Guess, Max Mara, Moncler e Zegna. La ditta longaronese conta circa 2mila dipendenti suddivisi tra le varie mansioni. Un'azienda stimata anche dalle forze sindacali visto soprattutto il trattamento economico.

LAVORAZIONI DI QUALITÀ
In occasione dell'iniziativa ApritiModa, sabato scorso, Marcolin, che dal 2017 porta il pubblico alla scoperta dei luoghi nascosti e i segreti del mondo della moda Made in Italy, ha illustrato la fasi produttive. «Ci è piaciuta come iniziativa perché vede l'aprire le proprie porte al pubblico" ha detto Sabrina Paulon, Group HR Director di Marcolin. «Si pensa che l'occhiale sia un prodotto semplice, facile, ma non è così. Ci sono dalle 50 alle 67 fasi di produzione, e l'aprire le porte vuol dire far conoscere anche l'artigianalità che c'è dietro ad un prodotto. È vero che noi abbiamo automatizzato alcune fasi del prodotto, ma il saper fare e soprattutto il fare attraverso le mani è ancora molto importante in questo settore. Il valore umano e il saper fare nel nostro caso è importantissimo». L'artigianalità di un settore che nell'immaginario comune è percepito come fortemente industrializzato è proprio al centro della catena produttiva di questo oggetto di uso quotidiano che ha origini antichissime. L'evoluzione ha portato l'occhiale essere un oggetto non solo praticamente utile, ma anche un elemento chiave nelle collezioni di alta moda».
 

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