Safilo, più difficile il salvataggio di 208 dipendenti: la Cgil non tratta con Innovatek

Martedì 1 Agosto 2023 di Lauredana Marsiglia
Cancelli chiusi alla Safilo di Longarone

LONGARONE Innovatek, ieri al tavolo regionale, ha approfondito il suo piano industriale per rilevare parte della produzione Safilo e i 208 lavoratori che restano esclusi dal progetto Thélios, ma la Cgil avrebbe risposto picche, annunciando che oggi non sarà presente alla prosecuzione delle trattative, stavolta con Safilo. L’imprenditore friulano Carlo Fulchir di Innovatek pare non abbia convinto la sigla sindacale, terza per ordine di rappresentanza all’interno di Safilo, con in testa Cisl seguita da Uil. 

POSIZIONI DIVERGENTI
Cgil, secondo fonti ufficiose, sarebbe pronta a firmare solo se tutti i 468 lavoratori passeranno a Thélios, azienda, nata da una joint venture tra Lvmh e Marcolin, che però è disposta ad assorbirne non più 250, almeno per ora.

Una linea di rottura rispetto alle altre due sigle sindacali che oggi invece si ritroveranno con i vertici dell’ex gruppo Tabacchi per definire una serie di passaggi legati alla cassa integrazione, che scatterà inevitabilmente per quei lavoratori che saranno assorbiti in tempi diversi, sia da Thélios che da Innovatek, incentivi per le uscite volontarie, il trattamento di fine rapporto e altri passaggi legati alla necessità, più volte dichiarata dai sindacati, di «non far perdere un euro ai lavoratori».

NESSUNA DICHIARAZIONE
Ieri, al termine dell’incontro, nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni, imponendosi un silenzio collettivo. Ma qualcosa è trapelato da dietro le quinte. Oggi sarà un altro giorno cruciale nella lunga via di una strana “crisi” che ha portato il gruppo ex Tabacchi, oggi controllato dal fondo olandese Hal Investments, a dichiarare la «non più strategicità dello stabilimento di Longarone». Così, con un bilancio solido e un futuro luminoso, Safilo chiude lo storico stabilimento dove l’azienda era cresciuta fino a contendersi il mondo dell’occhiale assieme a Luxottica, beneficiando anche delle agevolazioni legate alla ricostruzione post-Vajont.

ULTIME TRATTATIVE
Domani sarà invece la volta della assemblee con i lavoratori prima della chiusura per le tre settimane di ferie. E da quanto è dato sapere Safilo non sarebbe più intenzionata a riaprire. Fulchir promette un investimento di 10 milioni di euro rilevando il reparto di finissaggio, fiore all’occhiello dello stabilimento denominato Longarone 2. Thélios, invece, annuncia investimenti per 12 milioni, rilevando Longarone 1, ovvero mirando prevalentemente alla galvanica. Assieme assorbirebbero tutti i lavoratori, ma su un arco di tempo che va da 24 ai 36 mesi. Resta da capire cosa dirà oggi Safilo, ovvero se sarà disposta a farsi carico di integrare le indennità di cassa integrazione che restano ampiamente al di sotto di uno stipendio.
 

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci