SANTO STEFANO DI CADORE - Cento milioni di euro per rifare l'attuale tunnel Comelico e sistemare la vecchia strada dla val.
ASSE PRINCIPALE
«La galleria, così com'è, non può più stare in piedi afferma il presidente dell'Um, Giancarlo Ianese, che dello stato di salute della viabilità, in particolare del fondovalle, ha fatto il principale cavallo di battaglia del suo mandato in via Dante Alighieri . Le condizioni sono sotto gli occhi di chiunque transiti lungo i quattro chilometri del principale asse di collegamento del nostro territorio con il Centro Cadore. L'Anas sta procedendo con il progetto che prevede il rifacimento completo dell'intera volta e la presenza di almeno due nuove uscite regolari». Ora come ora, in caso di necessità, le vie di fuga sono, infatti, ridotte ad una.
LA TEMPISTICA
La tempistica ipotizzata, stando alla procedura italiana, è che il cantiere possa aprire nel giro di un paio d'anni, con la conseguenza, data l'importanza dei lavori, della chiusura totale della galleria, h24, per sette giorni alla settimana, festivi e vacanze compresi. E qui si inserisce la vecchia strada dla val o delle scalette, aperta nel 1840, percorsa fino al 31 luglio 1986 e relitto della statale 52 Carnica. In una corsa contro il tempo, l'obiettivo è ripristinarla, in piena sicurezza, per l'avvio del rifacimento della galleria, in modo tale da evitare di isolare il Comelico dal fondovalle e disinnescando l'ipotesi di percorrere il Passo Sant'Antonio per un tempo lunghissimo.
IL PASSO SANT'ANTONIO
«Ci stiamo battendo per la riapertura di quest'arteria continua Giancarlo Ianese . Puntiamo sulla valenza ciclabile, dato il bellissimo e suggestivo ambiente in cui è situata, e sull'eventualità di renderla facilmente, se necessario, una strada d'emergenza. Il progetto è pronto ed ora stiamo ricercando i 25 milioni di euro per coprire l'intervento». La strada dla val è di competenza dei due Comuni di Santo Stefano ed Auronzo, le cui casse, ovviamente, non possono sostenere una tale cifra. Così gli occhi sono puntati anche sulle tasche dell'Anas, dato che, al momento della chiusura al traffico della galleria, la strada assumerebbe tutte le caratteristiche e funzioni di una statale, seppur momentanea. Esistono, quindi, tutti i presupposti perché l'azienda nazionale autonoma delle strade compartecipi con una cifra consistente.
OPERA PRIMARIA
«Per questo evidenzia il presidente dell'Unione montana ripristinare la strada dla val significa realizzare un'opera di primaria importanza, a livello turistico, ambientale, ciclabile e quale valida alternativa, in emergenza, alla galleria».