TREVISO – La prima risposta di Ca’ Sugana ai mal di pancia dei commercianti si chiama “Treviso Sostenibile”, strumento finanziario che si inserisce nella scia vincente di “Treviso fund” e “Treviso 4 Change” preziosi durante i terribili anni del Covid e della lenta ripresa. In questo caso servirà a sostenere le piccole attività commerciali della città, soprattutto dei quartieri, aprendo la strada verso finanziamenti e accessi al credito a tassi super vantaggiosi e senza complicazioni burocratiche. Le risorse ottenute potranno infatti essere utilizzate per pagare fatture e bollette, ma anche per progetti che guardano al futuro e sostenibili dal punto di vista ambientale.
Il Comune con uno stanziamento iniziale di 20mila euro, che verrà replicato nel corso dell’anno, muoverà un giro di almeno 400mila euro grazie a una rete di istituti Cofidi e di banche convenzionate. «Treviso Sostenibile si ispira ai principi di sburocratizzazione ed efficienza - evidenzia il sindaco Mario Conte - questa misura, nelle sue varie declinazioni, ha determinato un sostegno concreto per le nostre imprese e renderla strutturale e in più tranche rappresenta un segnale importante al mondo dell’impresa.
Come funziona
Il meccanismo resta sempre lo stesso: il Comune, con un piccolo contributo (in questo caso 20mila euro) contribuisce a fare da garanzia per l’attività intenzionata ad accedere a una fonte di finanziamento presentando un progetto. La richiesta viene presa in mano da una rete composta da 6 istituti Cofidi e da altrettanti istituti bancari. In tempi brevi, massimo un mese, e con burocrazia azzerata si ottiene il finanziamento. «I consorzi di garanzia - continua il sindaco - si impegneranno a garantire prestiti a medio termine per investimenti e a breve termine, per liquidità e scorte, dando priorità ad investimenti destinati alla sostenibilità ambientale, alla digitalizzazione e all’innovazione alle attività ubicate in centro storico e nei quartieri».
Per ottenere il finanziamento si potranno presentare ai consorzi di garanzia o agli istituti di credito soltanto la documentazione reddituale, una visura camerale e un documento d’identità per disporre, dopo 30 giorni, della liquidità. I gruppi bancari che hanno aderito sono Banca Prealpi SanBiagio, Banca della Marca, BCC Pordenonese e Monsile, CentroMarca Banca, Volksbank e Banca delle Terre Venete.
I precedenti
“Treviso Sostenibile” va così a consolidare la collaborazione con i consorzi di garanzia e gli istituti bancari che avevano già sostenuto le iniziative Treviso Fund e Treviso 4 Change: in tutto, negli anni, sono stati erogati oltre 8 milioni di euro. Il nuovo progetto si suddivide in tre possibilità di intervento, a seconda che il finanziamento sia per liquidità, anticipo su fatture o scorte. Tipologia A: finanziamento per investimenti, da un minimo di 10mila euro ad un massimo di 50mila euro. Tipologia B: prevede un massimo di 18 mesi di finanziamento per generare liquidità in conto corrente o tramite l’anticipazione fatture. La terza tipologia, sempre massimo 18 mesi, genera liquidità per finanziare l’acquisto di scorte.
«“Treviso Sostenibile” rappresenta la continuazione di un’importante percorso iniziato dall’amministrazione, che ha contribuito a sostenere le imprese locali in un periodo di emergenza - dice l’assessore alle attività Produttive Rosanna Vettoretti - il nuovo protocollo d’intesa è stato denominato “sostenibile” proprio perché dà la priorità ad investimenti destinati alla sostenibilità ambientale all’innovazione per attività del centro e dei quartieri». Chiude il sindaco: «Questi aiuti sono importanti, ma tutti possiamo fare qualcosa per il piccolo commercio. Andiamo a fare acquisti nei nostri negozi, perdiamo un minuto in più per parcheggiare, non badiamo al risparmio di qualche centesimo comprando online. Amazon, vi garantisco, vive anche senza di noi».