Fusione tra Comuni: contributi per altri 5 anni. Interessati i territori unificati, incertezza per Quero Vas

Giovedì 22 Giugno 2023 di Yvonne Toscani
Municipio di Quero

BELLUNO - Continua la luna di miele per i Comuni convolati a nozze.

Per loro sono in arrivo ulteriori cinque anni di contributi straordinari. Prima le commissioni I e XI della Camera, rispettivamente Affari costituzionali e Lavoro, e poi i deputati nell'emiciclo hanno approvato le proposte emendative inerenti al disegno di legge sulle disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Ed hanno stabilito che, per le fusioni dei Comuni realizzate a decorrere dal primo gennaio 2014, i contributi straordinari sono erogati per ulteriori cinque anni.

GLI INTERESSATI
Il provvedimento interessa tutte e cinque le realtà bellunesi, nate da fusioni. Qualche incertezza potrebbe esserci per Quero Vas, il cui matrimonio è stato siglato il 28 dicembre del 2013, facendo da apripista ad altre undici municipalità in Veneto.

QUERO VAS
Il sindaco, Bruno Zanolla, non ha alcun dubbio sull'efficacia del provvedimento anche per il proprio Comune. Altrimenti si tratterebbe di una beffa per il primo Comune nato dalle nozze. «Conta l'anno iniziale dei contributi, cioè il 2014 spiega il primo cittadino . In quest'ottica il provvedimento, per il quale c'è stato un interessamento collegiale da parte dei sindaci delle realtà fuse, ha una logica e in questo senso va interpretato». L'occasione è ottima per declinare i vantaggi della fusione, i cui contributi sono stati fondamentali per effettuare delle scelte amministrative strategiche. «Non abbiamo applicato la Tasi per i cittadini e le imprese esemplifica Bruno Zanolla . L'Imu è rimasta ai minimi per le attività». Per il sindaco, non c'è alcun dubbio: la fusione ha rappresentato un volano economico-finanziario, una marcia in più. «Abbiamo potuto partecipare ai bandi continua per i quali erano previsti punteggi aggiuntivi in caso di cofinanziamento comunale, che abbiamo coperto con i contributi. Si è potuto riservare attenzione a tutte le frazioni e a riqualificare i centri storici. Il trasporto scolastico è stato gratuito, con un risparmio di due, trecento euro per alunno e a vantaggio di tutte le famiglie». E poi c'è il lungo elenco di beneficiari di fondi, elargiti all'asilo nido, alla scuola materna privata, all'intero sistema scolastico, alle associazioni per le loro attività».

LONGARONE
«Noi auspichiamo che la prosecuzione diventi effettiva. Un Comune come il nostro senza quei soldi - spiega il sindaco Roberto Padrin -non riuscirebbe a mantenere l'attuale tenore. Con il denaro arrivato dalla fusione abbiamo fatto molte cose tra cui l'attivazione del servizio di fisioterapia e concesso soli a palasport a piscina».

LE FUSIONI
Nel decennio compreso tra il 2014 e il 2023, Quero Vas ha ottenuto quasi 5 milioni di euro, per la precisione 4.919.755, con una media annua di 161 per abitante. Per l'anno in corso sono previsti 583.977 euro. All'apripista, nel Bellunese, sulla strada della fusione sono seguiti Longarone (21 febbraio 2014), Alpago (23 febbraio 2016), Val di Zoldo (23 febbraio 2016) e Borgo Valbelluna (30 gennaio 2019).

REFERENDUM IN VISTA
Nel frattempo, a livello regionale, sono quattro i nuovi progetti di fusione in discussione, con la consultazione referendaria programmata per fine ottobre. In provincia si recheranno nuovamente alle urne i residenti di Quero Vas assieme a quelli di Alano di Piave, che ambiscono a formare un'aggregazione denominata Setteville: il voto il 29 e 30 ottobre. Il disegno di legge in meno di un mese ha concluso l'iter in commissione per arrivare nell'assemblea di Montecitorio, con discussione in tre giorni e l'approvazione.
 

Ultimo aggiornamento: 14:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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