Export, un anno da incorniciare: l'occhialeria traina l'intero territorio

Giovedì 21 Dicembre 2023 di Claudio Fontanive
Un addetto al lavoro in un'occhialeria

BELLUNO - Il settore dell’occhialeria rappresenta i 2/3 dell’export bellunese e traina l’export: nei primi nove mesi del 2023, ha contribuito alla crescita complessiva, pari a un più 10% su base annua, ma anche il settore dei macchinari segna una percentuale incoraggiante (+11,8%). Le esportazioni delle aziende della nostra provincia hanno superato i 4 miliardi di euro, segnando un più 10% rispetto al precedente periodo. Al netto del comparto dell’eyewear, l’aumento su base annua dell’export bellunese è cresciuto del +3,2%, risultato al quale hanno contribuito, oltre al settore dei macchinari, quello dei prodotti di elettronica e le apparecchiature di precisione (+1%) e dei prodotti chimici e farmaceutici (+23,6%,). In flessione invece, rispetto ai primi nove mesi 2022, le esportazioni di prodotti tessili e dei capi di abbigliamento (-27,7%) e di prodotti in gomma o plastica (-6,5%). Nello stesso periodo in questione le importazioni delle imprese bellunesi sono state di quasi 873 milioni di euro, in flessione del -8% rispetto ai primi nove mesi del precedente anno. 


LA LOCOMOTIVA
Le imprese dell’occhialeria bellunese godono quindi di buona salute, le loro vendite all’estero ammontano infatti ad oltre 3 miliardi di euro nei primi nove mesi, con un aumento del +12,5% sul 2022 (+11,6% in ambito extra Unione Europea dove si concentrano i due terzi delle esportazioni). Gli Stati Uniti si consolidano come il primo mercato per il settore: infatti il 30% delle vendite complessivamente realizzate all’estero è destinato a tale mercato, che accusa una lieve flessione del -0,5%. Una dinamica espansiva, con variazioni percentuali significativamente superiori alla media, si osservano in particolare per le esportazioni dirette in mercati quali Turchia (+102,6%), Cina e Hong Kong (+37,6%), Emirati Arabi (+28,6%) e Messico (+23,6%).

In ambito Ue più si intensificano i flussi verso il Portogallo (da 36 nel 2022 a 43 milioni di euro nel 2023) la Polonia (da 32 a 40 milioni di euro). Bilancio in positivo anche per i primi tre partner europei: Francia +14,8%,  Germania +12,9%, Francia +3,7%, Spagna +16,9%. Con lo sguardo ai mercati di approvvigionamento invece, i principali partner commerciali si consolidano Cina e Hong Kong, dai quali provengono oltre il 35% delle importazioni provinciali (occhialeria in particolare) e che vedono una flessione su base annua del -20%. In controtendenza positiva gli acquisti in particolare dalla Croazia (15,7%), per i mercati infra Unione, e, per l’extra Ue 27, dal Brasile (+101,9%) e dal Vietnam (+30,9%). 


L’ANALISI
«La dinamica dell’export regionale ai primi nove mesi 2023 conosce un ulteriore rallentamento- commenta il presidente della Camera di Commercio di Belluno – Treviso Mario Pozza-,ma restano dei segnali positivi e incoraggianti: le vendite all’estero di macchinari aumentano a due cifre. È un segno che le imprese, in particolare in ambito europeo, stanno proseguendo nel rinnovo della propria dotazione tecnologica, per poter rimanere competitive nei mercati. Ma l’export del settore è sostenuto anche dalle economie emergenti (Turchia, Messico, India)».«Nonostante la frenata - continua Pozza -, il bilancio provvisorio sul 2023 possiamo considerarlo di tenuta.Ma va rafforzata con un’attività di supporto alle imprese, che il sistema camerale può offrire, nell’esplorazione dei mercati emergenti e delle relative opportunità di business. Altrettanto importante il supporto che possiamo dare sulle tecnologie: serve infatti che portiamo il maggior numero delle nostre imprese, anche piccole, dentro più aggiornati modelli di business 4.0».

Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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