CESIOMAGGIORE - Non solo uccise, anche torturate. Filo spinato per bloccare l'animale all'uscita dalla tana e bastoni appuntiti per stanarli: alla caccia alla volpe in provincia si aggiungono particolari truci e gli animalisti gridano allo scandalo. Lunedì pioveranno le prime denunce alle forze dell'ordine. «Infilando il bastone nel buco dove si rifugia l'animale, questo può essere colpito e ferito - spiega Cristiano Fant, portavoce e organizzatore dei blitz di queste settimane nelle riserve di Mel e di Cesiomaggiore -, questo significa violare l'articolo 544 ter del codice penale. Inoltre non si sa a chi appartengano le tane, si rischia di ferire specie protette. Per questo e per il filo spinato sporgeremo denuncia a polizia e carabinieri». Poi, la questione sarà portata anche sul tavolo del sindaco di Cesiomaggiore, dove ieri mattina si è tenuta la battuta di caccia a detta degli attivisti al limite della legge e dove, alle prime luci dell'alba, una volpe è caduta sotto gli spari...
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