De Pellegrin-Vignato, guerra di sedi: il centrodestra apre a fianco del centrosinistra

Mercoledì 8 Giugno 2022 di Federica Fant
Le due sedi affiancate di Giuseppe Vignato e Oscar De Pellegrin

BELLUNO Come descriverebbe Giovannino Guareschi il “teatrino” di ieri con la comparsa delle nuove sedi di Noi con Oscar e Belluno al centro a sostegno di Oscar De Pellegrin proprio accanto a quella di Giuseppe Vignato nella centralissima via Matteotti a Belluno? E Giorgio Gaber cosa risponderebbe, se non “che cos’è la destra, cos’è la sinistra?”. Eppure, più che sui contenuti, ormai noti dopo i tanti confronti a tre e le varie uscite dei singoli candidati, pare che la tensione pre-elettorale sia alle stelle. Basta poco per accendere la miccia e una semplice foto, o un post di poche righe, infiammano gli animi. Figurarsi cosa succede se all’improvviso ci si trova la sede “accerchiata” da quella dei rivali a cinque giorni dal voto. La coalizione di Vignato sceglie di non intervenire. Ma sui social gli esponenti di spicco della coalizione non si tirano indietro. A dare fuoco alle polveri un botta e risposta a corredo delle fotografie postate da Franco Roccon (Noi con Oscar) per provocare gli avversari.

VIA MATTEOTTI
Proprio lungo la via Matteotti, che conduce in piazza dei Martiri, ieri mattina un negozio sfitto è stato “ornato” con i manifesti delle liste civiche di De Pellegrin, stessa sorte è capitato a quello accanto alla sede elettorale di Vignato. «Noi persone vuote con vecchi arnesi acefali abbiamo aperto una nuova sede della lista Noi con Oscar, in centro».

Arriva quindi la replica di Giangiacomo Nicolini (Belluno D+, una delle quattro liste di Vignato insieme a Valore Comune In Movimento e Pd). «Franco, è sempre un boomerang. Perché il negozio che avete allestito e di cui posti le foto è parte di un candidato di Oscar e parte di sua sorella che è candidata con me nella nostra lista. Lei, Cristiana Gabrieli, non è stata avvisata dal fratello di tale manovra. E poi parlate di correttezza? Forse è sempre il caso di sapere bene come ci si muove perché ora verranno fatte le necessarie valutazioni». Parte quindi il botta e risposta: «A noi è stata data disponibilità con contratto. Ciò che avviene dietro le quinte non m’interessa e non dovrebbe interessare nemmeno te». Cristiana Gabrieli (candidata di Belluno D+) argomenta: «Il mio è uno sfogo sui metodi, che mancano di eleganza e buon gusto». Il fratello, Alberto Gabrieli (Belluno al centro) interviene rivolgendosi a Nicolini: «Lo spazio non è né di disponibilità mia né di mia sorella, sei libero di andare a fare una visura catastale per risolvere questi problemi così gravi». Sipario.

I CONTENUTI
La campagna elettorale prosegue e non mancano gli spunti: «Anche il bilancio del comune è politica anzi è il principale strumento per concretizzare le idee e i progetti dell’amministrazione»: ne sono convinte la candidata sindaco di Belluno e assessore uscente al bilancio Lucia Olivotto e la candidata di Insieme per Belluno, Alessandra Errico, commercialista e revisore legale. «Da professionista e da cittadina, ho sempre apprezzato l’impegno di Lucia nella preparazione del bilancio: - commenta Errico – presentarli per tempo senza attendere scadenze o deroghe, diventa fondamentale per la programmazione per l’anno successivo». Giuseppe Vignato interviene sulle «scuole e sul servizio educativo che necessitano di migliorie a partire dal servizio 0/6 anni in sinergia con le istituzioni preposte e il Terzo settore. Perciò è indispensabile attuare strategie diverse in tal senso: grazie al Tavolo 0/6 e al ruolo del coordinamento pedagogico comunale, rafforzeremo sinergie di territorio». Oscar De Pellegrin lascia la parola ai giovani candidati, che «potranno costruire la Belluno di domani», fra loro Paolo Luciani, Marco Donno (Lega), Valentina Dalla Cort (Fratelli d’Italia), Sebastiano Marotto e Luca Padovan (Belluno al centro). Dal fronte di De Pellegrin ad intervenire è anche Fratelli D’Italia che parla proprio delle vetrine lasciate sfitte in città: «Guardando al modello proposto da altri territori montani contermini- spiega Ivana Del Pizzol (candidata e nella giunta della Camera di Commercio)- è possibile ampliare il welfare costruendo asili, attraverso il recupero finanziato di stabili in disuso; dando così la possibilità alle famiglie di essere vicine ai figli nei momenti di necessità».

Ultimo aggiornamento: 08:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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