De Pellegrin, Olivotto, Vignato: confronto pubblico fra i candidati a sindaco di Belluno

Domenica 29 Maggio 2022 di Davide Piol
Oscar De Pellegrin, Lucia Olivotto e Giuseppe Vignato

BELLUNO Coloro che stanno cercando di capire chi votare alle amministrative di Belluno, ma anche coloro che pensano di avere le idee chiare e rimangono aperti al dibattito, devono segnarsi una data sul calendario: martedì 31 maggio. Alle 11 dell'ultimo giorno del mese, a Palazzo Bembo, nella sede della Luiss business school in via Loreto 34, Confindustria Belluno-Dolomiti ha organizzato in collaborazione con il Gazzettino di Belluno un confronto pubblico tra i 3 candidati sindaco che si sfideranno alle prossime elezioni: Oscar De Pellegrin, Lucia Olivotto, Giuseppe Vignato. Modererà l'incontro il direttore del Gazzettino Roberto Papetti. Il confronto, introdotto da Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno, sarà aperto al pubblico ma con ingressi contingentati.

DOMANDE E POSTI DA PRENOTARE
La sala potrà contenere al massimo 60 persone ed è necessario prenotarsi all'evento inviando una mail all'indirizzo direzione@confinustria.bl.it oppure belluno@gazzettino.it specificando nell'oggetto Prenotazione incontro 31 maggio.

Ampio spazio anche alle domande che dovranno però essere anticipate per mail in modo da non rubare tempo all'incontro che durerà circa un'ora. Quindi bando alle ciance come si dice in gergo e dritti al punto. I protagonisti del confronto saranno i tre candidati sindaco, due di centrosinistra, Giuseppe Vignato e Lucia Olivotto, e uno di centrodestra, il campione paralimpico Oscar De Pellegrin. Nonostante le divergenze, l'intenzione di tutti è quella di creare uno spartiacque tra l'era Massaro e ciò che verrà dopo. In che modo? Proveranno a spiegarlo martedì affrontando i temi principali che attanagliano la provincia. Intanto il ruolo di Belluno come città capoluogo: quale sarà la linea di indirizzo per i prossimi anni? O meglio: che visione programmatica hanno i candidati rispetto a Belluno in quanto città e in quanto capoluogo? Come inserire la città splendente nello sviluppo del territorio provinciale? L'altro grande tema è quello degli eventi nazionali e internazionali che Belluno dovrà affrontare in futuro. Quale sarà il ruolo del capoluogo nelle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina d'Ampezzo 2026? L'evento coinvolgerà la provincia soltanto per alcune gare ma avrà ripercussioni su tutto il territorio.

ALTA FORMAZIONE
Belluno sarà in grado di intercettarle? A che punto è, il capoluogo, sul fronte di accoglienza, ospitalità, ricettività? Sono domande a cui bisogna rispondere perché i Giochi saranno dopo domani e questa volta (probabilmente) non ci sarà una pandemia a limitare gli spostamenti come per i mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo. Infine la perdita di competenze sul territorio. I giovani studiano ma scappano dalla provincia. E i posti di lavoro scoperti riferiti a medici, infermieri, oss, guardie mediche, autisti dei mezzi di trasporto (solo per citare qualche esempio) rimangono tali. Nessuno, o quasi, viene a lavorare a Belluno. Quali politiche pensano di adottare i tre candidati, qualora venissero eletti, per risolvere questa carenza cronica sul territorio? Quali agevolazioni: una casa, stipendi più alti, spostamenti meno complicati? Oppure sarà necessario insistere sui giovani che ci sono, fornire loro le competenze necessarie e fare in modo che non fuggano via? Non dimentichiamoci che l'hub bellunese di Luiss Business School è punto di riferimento per l'intero Nord Est (accanto ai riferimenti nazionali di Roma e Milano). Insomma le possibilità ci sono, anche a Belluno, ma bisogna saperle sfruttare. Si parlerà di tutto questo nell'incontro di martedì prossimo a Palazzo Bembo.

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