Gli autovelox sono utili e necessari, ma devono servire per mettere al sicuro i cittadini, non i bilanci dei comuni

Venerdì 3 Novembre 2023

Caro direttore,

l'articolo sul famoso autovelox di Cadoneghe ha il sapore di una vittoria popolare contro una apparecchiatura che viene addirittura definita "Killer !! Ci si dimentica di un dato fondamentale: i multati non hanno rispettato i limiti di velocità mettendo a rischio la vita degli altri oltre alla loro. Poco importa se non sono state seguite perfettamente le modalità di posizionamento delle apparecchiature, se gli avvisi agli utenti sono stati carenti. Alcuni di questi multati hanno sistematicamente violato le norme sulla circolazione e portano a loro discolpa il fatto di aver preso più e più multe. La giustizia li assolve ma resta il mancato rispetto per la legge. Non c' è nulla di cui rallegrarsi.


Luciano Dal Molin
Belluno


Caro lettore,
gli autovelox sono utili e necessari.

Su molte tratte stradali la loro introduzione ha ridotto drasticamente il numero di incidenti, soprattutto di grave entità. Ma il loro utilizzo deve essere coerente con le finalità per le quali sono stati ideati e deve avvenire nel rispetto delle regole. Anche quelle del buon senso. Purtroppo non è sempre così. Non parlo del caso specifico, quello di Cadoneghe, il comune padovano finito agli onori della cronaca per la particolare efficacia di un autovelox "colpevole" di migliaia di multe. Su questo sono in corso su questo verifiche e procedimenti: attendiamo di conoscerne l'esito prima di esprimere giudizi. Ma in numerosi altri casi questi dispositivi sembrano essere installati non tanto per indurre l'automobilista a moderare la velocità, ma piuttosto per permettere al Comune di incassare multe, cioè con l'obiettivo di mettere al sicuro il bilancio più che l'incolumità dei cittadini. Non si possono spiegare altrimenti taluni autovelox collocati in tratti stradali in cui altrimenti sarebbe francamente difficile capire il motivo della loro presenza. O altri che prevedono limiti talmente bassi da sembrare fatti apposta per "beccare" e multare l'automobilista. Ma c'è un altro aspetto da considerare. Se un'amministrazione pubblica pretende, giustamente, dai cittadini il rispetto delle regole deve a sua volta essere rigorosa nell'applicarle. Con gli autovelox, in non pochi casi, le cose sono andate diversamente. È accaduto che il sistema di funzionamento venisse modificato per renderlo "particolarmente sensibile" : in realtà per farlo scattare anche al di sotto del limite fissato. O che la telecamera venisse posizionata in modo tale da scattare non solo se l'automobilista passava con il rosso al semaforo, ma anche se, pur fermandosi, toccava la striscia bianca d'arresto. Tutto ciò, sia ben chiaro, non giustifica in alcun modo reati come l'abbattimento degli autovelox o la pretesa di farsi leggi e regole a proprio uso e consumo. Ma ci ricorda che il rapporto tra amministrazioni e cittadini deve fondarsi sulla trasparenza e sulla correttezza. Reciproca.

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