Per festeggiare venti anni di matrimonio, Ale vuole portare la moglie a cena in uno dei ristoranti più buoni e più cari di Roma.
Capita l’antifona, Ale decide di ripiegare su un altro super ristorante di quelli da qualche centinaio di euro a persona, e si rivolge a un altro amico ben introdotto, sempre per una raccomandazione. Ma il risultato non cambia: per un tavolo sicuramente disponibile si deve aspettare novembre. «Ma allora l’emergenza gas, il caro-bollette, la gente che non arriva a fine mese?» si domanda Ale, cadendo nell’inevitabile luogo comune del “c’è la crisi e i ristoranti sono sempre pieni”. Ormai il 28 settembre è vicino: Ale è sempre più tentato di prenotare dallo zozzone sotto casa. Si mangia bene e può chiamare lui, senza raccomandazione.