Adesso a indagare sul peculato per i soldi destinati agli indigeni, ma incassati da Tonino Becciu, sarà la Guardia di Finanza. Il pm romano Maria Teresa Gerace ha aperto un fascicolo sulla base della rogatoria inviata dal promotore di Giustizia e avviato una serie di verifiche sui circa 700mila euro bonificati dal cardinale Angelo Becciu alla coop del fratello Tonino. Ma anche sul marchio Caritas, finito addirittura sulle bottiglie di birra Pollicina, prodotta da Mario, il terzo fratello Becciu, anche lui indagato.
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I bonifici a Mario Becciu, attraverso la Caritas di Ozieri, sarebbero avvenuti tra il 2013 e il 2018. Finanziamenti a fondo perduto, chiesti e ottenuti da Becciu in tre soluzioni per poi essere destinati alla cooperativa Spes gestita da Tonino, sempre in modo indiretto. La Finanza verificherà se ce ne siano altri ed esaminerà anche i conti della Angel's srl che produce la birra Pollicina. La società di Mario Becciu avrebbe ottenuto di piazzare il logo Caritas sull'etichetta, in cambio della donazione del 5 per cento del fatturato. Ma l'eventuale versamento dei soldi allo sponsor, comporterebbe enormi sgravi fiscali per l'azienda. E così anche in Italia, dopo le accuse di peculato ipotizzate in Vaticano potrebbero essere rilevate irregolarità.