Compie 100 anni la prima donna sindaco del Feltrino

Domenica 24 Maggio 2020 di Raffaella Gabrieli
Cesarina Perera, 100 anni lunedì 25 maggio
Cesarina Perera compie 100 anni. Colei che è stata maestra, donna impegnate a favore delle donne nonché primo sindaco al femminile del Feltrino, lunedì 25 maggio raggiungerà il traguardo del secolo di vita. Un’esistenza, la sua, dedicata al sociale, avendo a cuore soprattutto i più piccoli e i più anziani della comunità. Al suo fianco, a sostenere e supportare le medesime battaglie, l’inseparabile marito Giuseppe Corso, scomparso 13 anni fa.
L’IMPEGNO SOCIALE
Nata a Pedavena in zona Faont il 25 maggio 1920, Cesarina Perera fin da giovane ha dimostrato la stoffa della persona caparbia e tenace. Dopo il diploma all’istituto magistrale, avviò la professione nel Lamonese per diventare poi insegnante fissa nella scuola elementare della sua Pedavena. Tante le generazioni che ha istruito ed educato e che oggi, di fronte al suo centesimo compleanno, le porgono i più affettuosi auguri. «La zia Cesarina - racconta il pronipote Pierpaolo Faronato - ha ricoperto un ruolo fondamentale nella società di allora. Nel secondo dopoguerra, per esempio, con don Piero Dal Molin e don Loris Susanetto fu una dei pionieri dei soggiorni montani e marini per bambini organizzati dalla chiesa locale. Desiderava offrire ai più piccoli, soprattutto agli indigenti, la possibilità di trascorrere un periodo di vacanza». Ma Cesarina Perera è stata anche anima attiva del Centro italiano femminile (Cif), un movimento di ispirazione cristiana e anticomunista che ebbe un ruolo fondamentale a favore della sensibilizzazione delle donne verso la politica. Inoltre, sul finire degli anni Ottanta in qualità di consigliere della Comunità montana Feltrina, fu una dei pilastri che assieme al presidente Antonio Padovan avviò quella riforma sanitaria che diede i natali in loco ai servizi socio-sanitari integrati e contribuì al superamento dell’ospedale psichiatrico. «Consultorio familiare e assistenza sociale - sottolinea Faronato - esistono anche grazie a mia zia».
LA POLITICA
Cesarina Perera è da sempre stata protagonista anche della scena politica, nelle fila della Democrazia Cristiana. Dopo anni di gavetta, impegnati a ricoprire vari ruoli, venne eletta sindaco di Pedavena il 12 maggio 1985. Prima donna a ricoprire questo ruolo nel Feltrino e tra le prime in provincia di Belluno. «Da sindaco - ricorda Faronato - promosse a Pedavena una serie di importantissime iniziative come la realizzazione del nuovo sito scolastico che accoglie elementari e medie, la creazione della piscina nonché la nascita della casa di riposo “Padre Kolbe” di cui fu, al termine del suo mandato di primo cittadino, anima instancabile della collegata associazione di volontariato. Ricoprì anche il ruolo di presidente dell’asilo paritario “Ai caduti” di Pedavena. Nel suo impegno politico, sociale e religioso fu sempre assistita dal marito Giuseppe Corso, anch’egli maestro, nato a Fonzaso nel 1917 e venuto a mancare nel 2007. Fu lui a realizzare “Ai pié dell’Avena”, l’unico libro che a oggi raccoglie la storia di Pedavena. Per il suo impegno in campo cattolico, Cesarina Perera fu una delle pochissime donne, insieme a Luisa Meneghel, a essere insignita dal papa della medaglia d’oro “Pro Ecclesia et Pontifice”.
GLI AUGURI
«Cesarina - afferma l’attuale sindaco di Pedavena Nicola Castellaz - è una figura femminile di grande spessore, da sempre impegnata per il bene della comunità. Già da ragazza si è dedicata al volontariato e alle attività di aiuto verso le famiglie più fragili. Dopo il matrimonio ha continuato, con passione, nell’insegnamento alla scuola elementare. Ha poi intrapreso l’impegno politico amministrativo in Comunità montana Feltrina e dal 1985 al 1990 è stata il primo sindaco donna di Pedavena. Durante questo incarico ha voluto dedicare, grazie anche al marito, storico tra i più importanti del territorio, la scuola primaria ad Anna Rech, grande esempio di emigrazione al femminile. Pedavena la ringrazia anche per aver collaborato alla realizzazione di casa Padre Kolbe, dove si è impegnata con dedizione. A lei va il più caro augurio per i suoi meravigliosi 100 anni: grazie dall’intera comunità, con stima e riconoscenza, per tutto quello che ha fatto per Pedavena».
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