E’ il miracolo di Fukuoka, il miracolo del Setterosa: le azzurre della pallanuoto hanno sconfito le triolimpioniche e quadrimondiali degli Stati Uniti; le hanno battute con un testa-testa strappacuore per 8 a 7. Le hanno battute nonostante 16 espulsioni e 3 rigori contro, uno parato da Caterina Banchelli, poi dite che on c’è “sudditanza psicologica” negli arbitraggi, acqua, erba o parquet che sia?
Le hanno battute come a Kazan 2015, l’ultima volta che le americane subirono una sconfitta internazionale: allora il Setterosa prese il bronzo. «Il bronzo? - fa Carlo Silipo, nuovo coach delle ragazze, una conduzione alla Campagna - ma il bronzo non dà il pass olimpico.
Banchelli superstar
«Certo - gli fa eco Caterina Banchelli, premiata come miglior giocatore della partita - se giochiamo come abbiamo fatto oggi, è difficile», ci pensa un po’ e chiarisce il concetto: «Difficile perdere». Ha perso la voce, Caterina, ma ha preso tanti palloni: «Ci capiamo con uno sguardo».
La capitana Palmieri ha una spiegazione definitiva: «Questo è il vero Setterosa, ragazze che giocano insieme». Il segreto di staffette, tuffi sincro e pallanuoto azzurri: il gruppo. Il 7-8 a favore dell’Italia è maturato con i parziali di 2-3, 2-1, 2-2 e il finale 1-2 che ha costretto negli ultimi secondi perfino il portiere americano Johnson a uscire dai pali e tentare l’aggancio. Ma dove andava nel gran finale di “Palombella rosa”?