Le Azzurre hanno stracciato le pallavoliste della Russia, sono campionesse europee

Sabato 15 Giugno 2019 di Franca Giansoldati
Le Azzurre hanno stracciato le pallavoliste della Russia, sono campionesse europee
Le ragazze italiane hanno letteralmente stracciato le russe. Strabiliante vittoria per la nazionale di volley sorde, a Cagliari, finita 3-0 che è valsa alla squadra il campionato europeo. Per i sordi la lingua dei segni è fondamentale, ma quando si è in squadra e si gioca per vincere quello che alla fine conta davvero è l'empatia, la forza e la capacità di entrare in azione. Le pallavoliste della nazionale italiana che hanno giocato contro la Russia - alla finale per le Europee - sapevano bene cosa significava agire in sincrono o offrire il supporto a chi schiacciava o, ancora, sostenere la compagna in difficoltà su un'area da difendere.



Nel volley, quando si gioca una partita, la comunicazione è tutto. A loro bastava un segno, una leggera mimica per ciascuna azione, a volte persino uno sguardo per essere immediatamente comprese dalle compagne su quello che si doveva fare nell'azione successiva, in un timing stringente, potente, fondamentale per ottenere un punto, o chiudere trionfalmente un'azione. 

I primo set si è chiuso 11-7 per la nazionale italiana, il secondo 19-24 e con il terzo hanno portato a casa la vittoria. L'oro.

L'allenatrice, Alessandra Campedelli, nella vita insegnante di sostegno è l'unica udente della squadra nazionale e, a Cagliari, oggi pomeriggio, non ha smesso di spronarle e dare loro consigli. La Russia è stata un osso duro. Le pallavoliste sorde sono una squadra eterogenea e molto compatta. L'anno scorso una delle pallavoliste, Ilaria Galbusera, 30 anni, è stata premiata da Mattarella con l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica per il suo impegno a favore dell'integrazione delle persone sorde. Nella vita di ogni giorno lavora in banca e nel tempo libero, oltre agli allenamenti, aiuta un gruppo di bambini non udenti ad integrarsi.


Un'altra bella figura nella squadra è Elena Imperiale. Nella vita fa l'ingegnere informatico. Viene da Taranto e a Milano ha scoperto l'esistenza del movimento sportivo sordi. Poi c'è Alice Tomat, che è la schiacciatrice ed è laureata in architettura e poi Aurora Cristelli, la più piccola, visto che ha solo 19 anni e va ancora all'università.

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 17:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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