Successo per i citofoni rosa, l'artista Antonio Irre: «Aprono a un mondo di incontri»

Giovedì 6 Aprile 2023, 07:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:12

Come funziona

Avviata per la prima volta a Padova con l’appoggio del Comune nell’ambito del progetto “La città delle idee”, l’iniziativa di Antonio Irre ha alla base un’idea molto semplice: “Vuoi scambiare due parole ma non sai con chi farlo? Sei nel posto giusto – recitano le targhette posizionate sotto i campanelli –. Se un citofono è rosa vuol dire che chi risponde fa volentieri due chiacchiere”. Nella sua semplicità l’idea riserva molti risvolti sociali positivi: diversi studi scientifici provano come nei momenti di difficoltà avere qualcuno che sia disposto ad ascoltarci può essere di grande aiuto. “Citofoni Rosa” è un’opera viva, che vuole facilitare le relazioni in città, mettendone in mostra proprio la parte più empatica e sociale con l’obiettivo di incentivare i rapporti tra concittadini e abbattere la solitudine che colpisce gli anziani, troppo spesso lasciati soli. L’iniziativa è partita da poco, eppure sono già qualche decina le persone che in tutto il Padovano hanno colorato di rosa il proprio campanello. Un’occasione di conoscere persone nuove, ma anche di distrarsi dalla frenetica vita quotidiana. Accanto al campanello una targa spiega il progetto e vi si possono anche indicare gli orari in suonare. “Citofoni Rosa” è un’opera simbolica e utopica, che funziona se la comunità abbraccia il progetto, e partecipativa, nel senso che l’artista dà una direzione ma solo quando il dispositivo viene azionato l’opera diventa viva, non più controllabile.

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