L'inflazione "mangia" la pensione, i padovani perdono 103 euro al mese

Lunedì 5 Giugno 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:32

Pensioni povere

Il risultato dell’indagine è evidente e testimonia come il potere d’acquisto degli anziani non risulti tutelato neppure dall’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Come detto, la rivalutazione ha portato in dote ai pensionati padovani circa 67 euro mensili lordi in più al mese ma a partire da gennaio 2023 i pensionati ne stanno sborsando 170 euro in più rispetto a una identica spesa effettuata nel 2021 con un esborso medio di 1.564 euro.

Guardando ai nuovi dati Inps, si conferma una larga quota di pensioni sotto i mille euro lordi mensili che rappresentano il 58% del totale. In pratica, tre assegni previdenziali su cinque sono inferiori a quella cifra “simbolo”, sotto la quale arrivare a fine mese è un’impresa. Unica consolazione, il confronto con il 2022 quando la quota di pensioni under 1.000 euro era del 61,6%. Una crescita strettamente legata alla rivalutazione. Preoccupante, da questo punto di vista, il divario fra i pensionati di età compresa fra i 65 e i 79 anni, che possono contare su pensioni lorde medie mensili di 1.279,23 euro, e gli over 80 che hanno assegni previdenziali di 825,49 euro. Il dato dipende dal divario di genere infatti la stragrande maggioranza dei pensionati over 80 è donna.

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