Treviso. Caso park Vittoria. Ca' Sugana reagisce: «Il ricorso è inutile»

Lunedì 15 Gennaio 2024, 10:32

Il quadro della situazione

La perplessità dell’assessore si scontrano con la fermezza del dell’opposizione, quanto mai compatta. Il ricorso all’azione legale è solo uno degli strumenti che i consiglieri comunali di centrosinistra intendono utilizzare per bloccare il park: si va dalla raccolta di firme online arrivata a 2200 sottoscrizioni, alla raccolta cartacea che partirà a breve, all’assemblea pubblica per parlare con i cittadini fino alla richiesta di un referendum. Ma nemmeno questo scalfisce l’assessore: «A destare perplessità non sono certo i cittadini che provvederemo a incontrare e rassicurare spiegando nel dettaglio il progetto e le modalità, quanto la politica. Non si può non notare delle carenze quando si sente parlare di raccolte di firme online e quindi sostanzialmente anonime e aperte a soggetti che non risiedono a Treviso o di referendum strampalati. Non può essere il Tar a decidere che tipo di parcheggi si possono fare in una città o se devono essere scambiatori invece che interrati, il tribunale si esprime sulla legittimità degli atti».

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Il modello

De Checchi insiste su un altro aspetto: «Preferisco parlare di scelte politiche - continua - sento sempre fare discorsi con poca concretezza. Si parla di parcheggi fuori dal centro collegati con delle navette: un modello che a Treviso ha dimostrato di non funzionare. Il Miani, che dista massimo 15 minuti a piedi dal centro, non è mai decollato. Non dobbiamo pensare a parcheggi che funzionino solo per i grandi eventi, quando la città si riempie. Treviso ha bisogno di essere facilmente fruibile tutti i giorni, le attività commerciali lavorano se la gente arriva in città senza particolari problemi. E in una città bella e pedonalizzata. Per questo riteniamo il park Vittoria estremamente funzionale: non aumenta il traffico in centro perché sarà fruibile entrando e uscendo dal Put e porterà una riqualificazione dell’intera area». E poi la questione delle alternative: «Si cita spesso l’ex Siamic, che è un’area privata. Quindi, secondo questa ipotesi, il Comune dovrebbe trattare quell’area, pagarla e poi pagare il nuovo parcheggio. Che sarebbe comunque in centro. Mentre ricordo che in piazza Vittoria tutto l’investimento (33 milioni di euro ndr) è a carico del privato. Nessun Comune può impegnarsi in operazioni simili, le grandi opere che si faranno ovunque nei prossimi anni sono finanziate dal Pnrr. Poi c’è chi indica l’area accanto alla stazione, privata pure quella. Ma invito a osservare la situazione del ferro park: non entro nelle dinamiche di altri, ma quel parcheggio non certamente sempre pieno»

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