Omicidio nel bosco a Paderno. Il delitto di Bledar Dedja pianificato, la trappola per «punire» la vittima e l'ombra del kanun

Giovedì 25 Gennaio 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 20:40

La trappola, esclusa la pista della rapina

Nessuna rapina, questo si è capito. Ma quello che a prima vista potrebbe sembrare semplicemente un delitto d’impeto, passionale, potrebbe invece essere stato pianificato. Architettato con una prima fase che prevedeva una vera e propria trappola, l’appuntamento a luci rosse, con un uomo, per poi svilupparsi con l’agguato, tanto feroce quanto programmato. Più che nella gelosia, il movente del delitto potrebbe essere stato covato nella rabbia per il disonore arrecato da certe pulsioni (nella visione arcaica di alcune culture dell’Est Europa), e alimentato dagli antichi codici di comportamento e di onorabilità che ancora hanno un peso nelle comunità albanesi e kosovare che hanno messo radici in Veneto. Non sarebbe la prima volta che nel kanun, il più importante codice di diritto consuetudinario albanese, si trovano le cause di delitti e regolamenti di conti avvenuti nella Marca. Per questo le indagini degli inquirenti si stanno concentrando sui contatti stretti del 39enne e sulla comunità che frequentava.

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