Lavoro. Locali e ristoranti, il Trevigiano è senza camerieri: «Ne servono 3.700»

Martedì 12 Marzo 2024, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 12:25

I timori

Ricezione turistica a parte, negli altri settori è fortissima la concorrenza della grande distribuzione capace di attirare lavoratori offrendo contratti più allettanti e orari più compatibili con le esigenze dei giovani. Questo il quadro della provincia così come lo tratteggiano l’Ascom e Alessandro Minello, economista e docente universitario di Ca’ Foscari. Ma a destare più preoccupazione è il dato dei settori più legati al turismo. Al boom di visitatori in provincia, e agli obiettivi ambiziosi fissati per i prossimi anni, dovrebbe corrispondere una crescita di tutto il settore: il timore è che manchi lo slancio necessario. Tanto per dare un’idea: nel giro di pochi anni, nell’area delle colline del Prosecco patrimonio dell’Umanità, si stima di arrivare a ospitare un milione di turisti. Ma per accoglierli servono servizi: alberghi, strutture ricettive di ogni tipo, bar, ristoranti, negozi. E per avere servizi all’altezza serve personale. Che non c’è. Nelle ultime settimane, con l’avvicinarsi della bella stagione, sulle vetrine di tante attività stanno comparendo come funghi cartelli con cui si cercano lavoratori con esperienza ma anche senza. Ma non si trovano.

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