Treviso. Migrante morto all'Appiani: aveva un lavoro ma non una casa. Ora si cercano soluzioni anche all'ex caserma Serena

Lunedì 4 Dicembre 2023, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 09:18
Migrante morto all'Appiani di Treviso, ora si cercano soluzioni
di Maria Elena Pattaro
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TREVISO - Giovane migrante indiano morto nel parcheggio dell’Appiani dove si era accampato non avendo altro rifugio. Il Comune ha chiesto che gli altri stranieri che dormono lì su giacigli di fortuna vengano accolti all’ex caserma Serena. Una richiesta in emergenza per evitare che si consumino altri drammi, anche in vista del freddo previsto nei prossimi giorni. Dalla Prefettura sembra esserci stata una prima apertura per lo meno per chi, tra i migranti accampati nel parcheggio, è in attesa che venga accolta la richiesta di asilo. Per gli altri si vedrà. In realtà il nodo sta proprio qui: a rifugiarsi all’Appiani sono soprattutto i migranti “regolari” che hanno già un permesso di soggiorno e magari anche un lavoro saltuario ma non una casa. O quelli in attesa di rinnovo, o ancora gli stranieri che aspettano di regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano. Vite ai margini, che restano escluse dai circuiti dell’accoglienza. Motivo per cui gli attivisti e i consiglieri comunali di opposizione chiedono soluzioni tempestive e concrete. Una su tutte: «Nuovi dormitori perché nessuno faccia più la fine di Mandeep». Il prefetto Angelo Sidoti assicura che «sono già in corso delle interlocuzioni per andare incontro ai bisogni di chi non sia già inserito in un percorso di accoglienza o seguito dai servizi sociali».

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