Inaugurato l'anno accademico dell'Università di Padova, la rettrice Mapelli: «Crescita costante». Ruzzon: «Patriarcato, la responsabilità è condivisa»

Venerdì 9 Febbraio 2024, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 15:54

Il piano edilizio

«L’aumento di docenti, personale tecnico-amministrativo, studentesse e studenti, ha posto l’accento su un’altra grande sfida che penso sia evidente agli occhi di tutti, quella edilizia. Sono essenziali luoghi moderni e funzionali dove poter lavorare, studiare e fare ricerca - prosegue Mapelli - L’impegno dell’Ateneo nel cogliere, intercettandole, le risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato in questo campo notevole. Dal PNRR e, in generale, dallo Stato abbiamo ottenuto 75 milioni di euro solo nell’ultimo anno, per poter sviluppare i nostri progetti edilizi e garantire la manutenzione delle 180 strutture che gestiamo, per le quali, solo lo scorso anno, abbiamo speso 16 milioni di euro.

Il piano di investimenti edilizio è un progetto di lungo respiro, che vede già completati, o in fase di completamento, importanti tasselli. Penso alla caserma Piave, campus avveniristico che vedrà a breve la pubblicazione del bando per la gara d’appalto. Il campus, dedicato alle scienze Economiche, Politiche e Sociali, non è un’operazione meramente universitaria, ma anche una riqualificazione di una zona storica e centrale di Padova. In un altro quartiere della città, quello fieristico, procedono i lavori per la realizzazione del nuovo hub di ingegneria. Là prevediamo 3.000 posti, fra aule per la didattica e per lo studio, con postazioni moderne dedicate alla comunità studentesca. In via Campagnola, invece, abbiamo completato il primo lotto di nuove aule e andremo a inaugurare, a fine mese, la seconda parte dell’intervento, con spazi disponibili per le lezioni del secondo semestre. Stiamo parlando di spazi per la didattica e per lo studio e di una “common room” per complessivi 850 posti. Là accanto realizzeremo anche uno studentato, aumentando così l’impegno nel combattere la drammatica carenza di alloggi per la comunità studentesca che danneggia di conseguenza l’intero Ateneo. Per i nostri dipendenti, invece, abbiamo compiuto un importante investimento, acquistando quasi totalmente l’ex albergo Storione, palazzo storico di fronte a palazzo Bo, in cui troveranno posto uffici che ospiteranno personale tecnico-amministrativo, consentendo di ridurre gli affitti in capo all’Ateneo. Tali interventi hanno una caratteristica fondamentale in comune: sono a impatto ambientale zero, senza consumo di suolo, confermando così l’altissima attenzione alla sostenibilità che ci contraddistingue.

Campus all'ex caserma Piave al via: a inizio 2023 sarà lanciato il bando per l'appalto

Sono solo alcuni esempi su un tema, quello della programmazione edilizia, che ci incalza e ci chiama a monitoraggi costanti e formulazione di nuove idee, fra normative sempre più stringenti e impegni finanziari pressanti, dovuti all’aumento del costo delle materie prime. Il piano triennale di interventi edilizi prevede, fino al 2026, oltre cento cantieri per una spesa di 470 milioni di euro. Spero si possa capire come l’Università di Padova sia un campus diffuso del quale vogliamo e dobbiamo avere la massima cura. Un campus che supera confini provinciali e regionali, come dimostrano gli oltre 12.000 studenti e studentesse che frequentano corsi nelle nostre altre sedi, che voglio ricordare in quanto non sono “esterne”, come spesso vengono definite, ma profondamente interne per il buon funzionamento dell’Ateneo. Abbiamo sei campus: Legnaro, Chioggia, Conegliano, Rovigo, Treviso, Vicenza; sette sedi didattiche sanitarie: Mestre, Feltre, Monselice, Schio, Portogruaro, Venezia, Bolzano; e sedi che ospitano osservatori, patrimoni museali e attività: Asiago, Bressanone, Castelfranco Veneto, San Vito di Cadore, Spert».

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