Padova. Campus all'ex caserma Piave al via: a inizio 2023 sarà lanciato il bando per l'appalto

L'Ateneo per il nuovo polo delle Scienze sociali spenderà 75 milioni: spera di avere dallo Stato il 60 per cento

Domenica 16 Ottobre 2022 di Mauro Giacon
Il progetto per l'ex caserma Piave

PADOVA - Piave futura sta arrivando. Il campus delle Scienze sociali ed economiche per 3mila studenti previsto nella sede dell'ex Distretto militare continua il suo percorso. Il progetto è pronto da qualche mese ed è stato mandato a Roma per ottenere un contributo dal ministero per la Ricerca. La linea di finanziamento scelta dal Bo è di quelle che scottano. Ovvero progetto esecutivo pronto e lavori da cominciare entro giugno 2023.

La risposta è attesa a breve. In ballo c'è un contributo del 60 per cento rispetto agli 82 milioni preventivati, ovvero 49 milioni.

La partenza

Ma la novità è un'altra: a norma di legge si attende entro la fine dell'anno la validazione del progetto definitivo da parte di una società esterna. Dopodichè prenderà il via comunque la fase operativa. Ovvero all'inizio del 2023 sarà lanciato il bando per l'appalto con sei mesi per concludere la gara. L'area misura 51mila metri quadrati. Steam è capofila del raggruppamento d'imprese che si è aggiudicato la progettazione definitiva. Come tutte le grandi opere ci vuole tempo. Dal 5 aprile 2019, giorno dell'aggiudicazione, sono passati più di tre anni. Quel giorno nella sala Canova di galleria Storione c'erano i rappresentanti di alcuni dei più noti studi al mondo, inglesi, tedeschi, portoghesi, spagnoli, e italiani. Primo premio 100mila euro. Vinse la Steam srl, società padovana, capocordata di un raggruppamento che vede la Davide Chipperfields Architects srl di Milano, ovvero il braccio italiano di una delle grandi firme mondiali che Padova ha celebrato nel 2005 con una mostra a palazzo della Ragione nell'ambito del premio Cappochin.

L'ellisse

Quello che colpisce della reinterpretazione degli spazi che dovranno ospitare il polo delle scienze sociali (Sociologia, Scienze politiche ed Economia) catapultando circa 6mila persone al giorno negli edifici, è il segno architettonico validato da Chipperfield e l'equipe di Steam di Mauro Strada ex docente Iuav. L'ellisse in vetro e legno che coprirà lo spazio dell'attuale campo di calcio sarà infatti il cuore della macchina su un'estensione di 2.500 metri quadrati racchiudendo il senso curvilineo che troviamo in molti luoghi simbolo, dal Prato della Valle, ai Giardini Arena, dall'Orto Botanico alle strade romane. Sarà lì che batterà la vita del campus. Sotto all'ellisse, parzialmente interrati ma con un andamento discontinuo in modo da emergere e ricevere la luce solare, si troveranno la biblioteca da 3mila metri quadrati, l'aula Magna da circa 500 posti e l'auditorium da 1200 metri quadrati per circa 5-600 posti. Poi una caffetteria, negozi e spazi comuni per gli studenti. La forma particolare sarà possibile grazie all'abbattimento degli unici tre edifici non vincolati concesso dalla Sovrintendenza.

Il convento

Il secondo nucleo sarà costituito dall'edificio che gira tutto intorno all'ex chiostro del monastero domenicano di S. Agostino (del 1300). È lo stabile che si vede passando dalla parte della riviera e che fino al 2016 è stato il comando militare del Nord Italia. Ebbene, il muro che oggi lo nasconde parzialmente allo sguardo, sarà abbattuto, creando una vista superba sull'edificio. Lì andrà la sede dei Dipartimenti, con gli uffici amministrativi e gli studi dei docenti, si calcola fra le 600 e le 700 persone. Non ci saranno stravolgimenti esterni.

Le aule

Il terzo nucleo dell'intervento sarà rappresentato dalle aule studio che verranno ricavate negli edifici che un tempo ospitavano le scuderie. Perchè la Piave nella sua lunga storia ha ospitato reparti militari francesi, russi e austriaci e con l'Unità d'Italia la Cavalleria dell'esercito nazionale. Sono edifici bassi, facilmente adattabili alle più moderne esigenze. L'ultima parte dell'intervento riguarderà la palazzina degli ex dormitori un edificio molto lungo che copre un intero lato del complesso. I tempi? Almeno cinque anni. E dall'ingresso carraio che oggi è su via Cristoforo Moro si potrà accedere a un parcheggio sotterraneo per 200 posti auto. Sopra invece, 1500 stalli per biciclette e 150 per le moto.

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Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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