Pedemontana, flussi in crescita sull'A28. E il canone è sospeso

Lunedì 8 Gennaio 2024, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 12:38

LA DELIBERA
È la delibera 1654 del 22 dicembre scorso, pubblicata nell'ultimo numero del Bur, a ricordare che il canone di disponibilità sarà pagato non appena tutto sarà pronto. Testuale: "Rimane inteso che il canone di disponibilità, di cui all'articolo 21, comma 3, del Terzo Atto Convenzionale, inizierà ad essere computato e corrisposto, dal primo giorno del mese successivo alla data della messa in esercizio dell'intera infrastruttura, come individuata nel progetto allegato al testo convenzionale (asse principale, viabilità secondaria e aree di servizio, ecc., in quanto funzionali)".
La messa in esercizio della nuova superstrada - 94,5 km da Spresiano (Treviso) a Montecchio Maggiore (Vicenza), in tutto 14 caselli - c'è stata nel pomeriggio dello scorso 29 dicembre (il giorno precedente c'era stata l'inaugurazione), ma benché i lavori siano finiti, non tutte le "opere" sono funzionanti. Vale principalmente per le aree di servizio. Che ci sono, ma non è ancora possibile prendere un caffè o fare benzina. Questo cosa comporta? Che anche per il mese di gennaio 2024 la Regione del Veneto non pagherà la rata del canone di disponibilità, i famosi 160 milioni annui. Il terzo atto aggiuntivo della convenzione prevede infatti che la Regione paghi un canone a Sis, ma introiti i pedaggi. Da quelle carte risulta che per i primi nove anni la Regione andrà in perdita, la Pedemontana cioè sarà una voce in rosso per Palazzo Balbi. Poi, dal decimo anno, i conti si riequilibreranno. Ma è chiaro che il vantaggio per la Regione ci sarà se il flusso di traffico aumenterà. E in questo sarà determinante l'interconnessione - prevista tra marzo e aprile - con l'A4.
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