Mogliano Veneto. Ester, a 6 anni in fuga dalle leggi razziali: «Fu sconvolgente»

Sabato 27 Gennaio 2024, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:57

Il ritorno

I due anni che seguono vedono Ester e la madre fare ritorno in Veneto mentre Ermes è in fuga. Prima in Emilia Romagna, poi in Valtellina infine in Svizzera dove viene chiuso in un campo di lavoro. Ester e la madre si rifugiano sopra Marostica, la bambina viene battezzata prende il nome materno e può continuare la scuola. La guerra finisce, Ermes ritorna e si ricomincia. «La nostra condizione era cambiata: la casa editrice era stata venduta, gli 8 mila volumi della biblioteca di mio padre perduti. Ma lui non aveva perso la speranza: ricordo che con i primi guadagni portava mia madre sempre a teatro. Lì, grazie a lui, ho iniziato ad amare la musica». Ermes Jacchìa muore anzitempo, a causa di un infarto a 57 anni. «Io ad una serata danzante avevo conosciuto mio marito. Gli piacque anche perché veniva dallo stesso reggimento e dalla stessa compagnia di mio padre. Quando mio marito fu trasferito a Mestre per lavoro, scelsi Mogliano perché volevo iscrivere mio figlio in un buon liceo e mi avevano parlato benissimo dell’Astori. Era il 1974».

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