VENEZIA - Sarà il dialogo tra Oriente e Occidente uno dei temi chiave dell'edizione 2016 di "Incroci di Civiltà". Il festival, promosso da Università Cà Foscari, Fondazione di Venezia e Comune con la partnership di The Bauers, Fondazione Musei e Marsilio, schiera quest'anno ventisei scrittori da ventotto Paesi. Che, nella città lagunare, si confronteranno fra il 30 marzo e il 2 aprile sulle rispettive visioni del mondo davanti ai loro lettori. L'apertura è prevista alle 17.30 di mercoledì, al Teatro Goldoni, con il conferimento del premio Bauer-Cà Foscari allo scrittore franco-libanese Amin Maalouf (ospite del progetto "Waterlines - Residenze letterarie e artistiche a Venezia"). A seguire, la performance di Amir El Saffar, musicista di origine irachena noto per fondere l'antica tradizione mediorientale con le armonie jazz. Il 31 marzo, invece, tappe della maratona letteraria saranno la Fondazione Querini Stampalia e l'Auditorium Santa Margherita. Nel primo caso con la vietnamita Linda Lê e la siriana Khaled Khalifa, autrice del romanzo "Elogio dell'odio", che nella circostanza si confronterà con l'ex delegato Onu sulla tortura, Manfred Nowak. E nel secondo alle 14.30 con l'azero Akram Aylisli (scrittore già candidato al Nobel per la pace); alle 16 con una sessione tematica dedicata ai 500 anni del Ghetto (durante la quale sarà presentato il progetto "Rewriting the Ghetto of Venice in the 21st Century") e alle 18 con Garth Risk Hallberg, autore americano affermatosi con il romanzo d'esordio "Città in fiamme". Sempre giovedì, da non perdere al Multisala Rossini "L'Inferno di Dante", progetto musicale live di Marco Castelli. Per la totalità degli appuntamenti in programma, consigliabile la consultazione del sito www.incrocidiciviltà.org. Fermo restando che il "grosso calibro" della kermesse 2016 sarà protagonista solo alla fine: vale a dire il giornalista e scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II, presente alle 18.30 del 2 aprile all'Auditorium Santa Margherita.
Vettor Maria Corsetti
© riproduzione riservata
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