Fu morsa dal cane durante la corsa: processo al padrone

Martedì 10 Settembre 2019
Fu morsa dal cane durante la corsa: processo al padrone
IL CASO
MESTRE In due a processo per le gravi lesioni provocate ad una quarantacinquenne mestrina da un cane meticcio che, privo di museruola, le saltò addosso e la morse ad un braccio mentre stava facendo jogging.
La Procura di Venezia ha chiuso le indagini sull'episodio, avvenuto lo scorso primo maggio, disponendo il rinvio a giudizio della proprietaria dell'animale e l'uomo che quel giorno stava portando a spasso il cane con un guinzaglio lungo, con il quale non era riuscito a trattenerlo e dunque ad evitare l'aggressione.
LESIONI COLPOSE
Il processo si aprirà il prossimo 22 gennaio, di fronte al giudice di pace: l'accusa formulata nei confronti dei due imputati è quella di lesioni colpose.
Il singolare episodio si verificò in via Berna, a Mestre: la quarantacinquenne mestrina era uscita per correre quando, nonostante si trovasse ad una certa distanza dal cane, dall'altro lato della strada, quest'ultimo, grazie al guinzaglio lasciato particolarmente esteso, riusciva a balzarle addosso, in modo repentino e imprevedibile, mordendola al braccio sinistro senza darle nemmeno il tempo di proteggersi.
La ferita appariva sin da subito molto grave: un ampio squarcio con esposizione dei tendini, tanto da richiedere l'immediato trasporto d'urgenza della donna al Pronto soccorso dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, dove fu formulata una diagnosi superiore ai 40 giorni.
OMESSA CUSTODIA
La donna, assistita dall'avvocato Augusto Palese, ha quindi deciso di sporgere querela, sollecitando la Procura di Venezia, a procedere nei confronti delle persone a cui spettava la responsabilità del cane e che, di conseguenza, avrebbero dovuto vigilare, adottando tutte le cautele per evitare che potessero verificarsi episodi di questo tipo: prima fra tutti mettere la museruola all'animale, come previsto dal regolamento comunale. Il viceprocuratore onorario Marta Bergamo ha ritenuto che la responsabilità, per omissione del dovere di custodia, debba essere contestato sia a chi quel giorno stava portando a passeggio il cane, un uomo di 64 anni, sia alla sua proprietaria, una donna di 62: entrambi dovranno comparire di fronte al giudice di pace. La quarantacinquenne potrà costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni sofferti.
Gianluca Amadori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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