Dopo il figlio, anche il padre è maturo Doppia festa con i colleghi al Pacinotti

Giovedì 25 Giugno 2020
Dopo il figlio, anche il padre è maturo Doppia festa con i colleghi al Pacinotti
SCUOLA
MESTRE È festa in via Caneve a Mestre per una doppia maturità molto speciale: quella di Claudio Ippolito e del figlio Lorenzo, entrambi neodiplomati al Pacinotti. A uscire per ultimo dalla scuola, ieri mattina, è Claudio e fuori lo attende Claudio, che ha sostenuto l'esame la settimana scorsa e sa già di avere in tasca il 100 e lode. A festeggiare con loro, la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro di Claudio, vigile del fuoco, che gli hanno fatto una sorpresa. Si conclude un'avventura che padre e figlio hanno deciso di affrontare insieme tre anni fa: «Io mi sono iscritto per convincere mio figlio a tornare a scuola, e visto il risultato finale, direi che è stato un successo. E poi l'ho fatto perché avevo promesso a mia mamma di diplomarmi» racconta Claudio. Non hanno scelto lo stesso percorso: il figlio era nella classe di elettrotecnica e il papà ha fatto meccanica. Anche a casa, ognuno studiava con i proprio tempi anche perché Claudio faceva i turni al lavoro e doveva ritagliarsi spazio la sera o nei turni di riposo mentre Lorenzo aveva tempo libero anche di giorno. «Per mio papà era un'opportunità importante e io non so se sarei tornato a scuola senza la sua spinta. Siamo partiti dalla terza perché avevamo entrambi la seconda e io inizialmente ero un po' spaventato: venendo da un liceo non avevo nozioni tecniche ma ho deciso di non ripetere gli errori del passato e mi sono rimboccato le maniche». E superando le difficoltà sono arrivati al diploma: «Per mio papà non è stata una passeggiata. A volte ha pensato di mollare, per l'incompatibilità con un lavoro così impegnativo, ma l'ha presa molto seriamente. L'aveva promesso e ce l'ha fatta». Anche per Claudio il voto sarà positivo: non sarà un'altra lode ma potrebbe sfiorare il 100. «Mi ero ripromesso, a cinquant'anni, di arrivare almeno all'80, quindi con un volto più alto mi riterrò più che soddisfatto». Intanto fuori dalla scuola la sua famiglia e, a sorpresa, alcuni colleghi di lavoro, capo compreso, lo aspettano per brindare. In un momento di gioia e soddisfazione, mentre Lorenzo ha trovato l'entusiasmo e si prepara a proseguire con gli studi universitari (forse a Scienze politiche) l'unico rammarico è per una borsa di studio che sembra ormai persa: da anni il Colorificio San Marco, che ha una storia e un rapporto speciale con il Pacinotti, la consegna agli studenti migliori. «La aspettavamo in due ma per la prima volta, dopo tanti anni, non è stata accettata. Abbiamo chiesto più volte chiarimenti al dirigente scolastico ma non so ancora quale sia il motivo». La speranza, per tutti, è che ci sia ancora tempo per recuperarla. (m.fus.)
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