Ca' della Nave diventa svizzera Adesso il rilancio

Venerdì 30 Aprile 2021
Ca' della Nave diventa svizzera Adesso il rilancio
MARTELLAGO
I giochi sono fatti: Ca' della Nave diventa svizzera. Ieri, scadenza dell'asta competitiva, non è giunta alcuna altra offerta: il lotto con villa Grimani, barchesse, parco, campo da golf a 18 buche, bar, ristorante piscine e campi da tennis, per 11 milioni e 649.259 euro, e quello della parte commerciale delle Cantine, per 3 milioni e 612.358 euro - in tutto 15 milioni e 261.617 - vanno alla Kcm Finance. La società di investimenti immobiliari con sede a Mendrisio, Canton Ticino, pochi mesi fa aveva presentato in Tribunale a Venezia un'offerta irrevocabile complessiva d'acquisto, messa poi in gara ma senza rilanci. L'aggiudicazione provvisoria oggi a Vicenza nello studio di Umberto Lago, commissario liquidatore con Roberto Reboni, presente anche l'avvocato della procedura Giuseppe La Scala.
Inizia così un nuovo capitolo della travagliata storia recente del gioiello di Martellago segnata da più crack, ultimo quello di Aiwa e Arengo, che detenevano gran parte del bene e, come le altre società del gruppo De Vecchi, nel 2014 sono state ammesse al concordato preventivo di cui ora sono stati chiusi gli adempimenti per liquidare i creditori. Il fondo svizzero ha acquisito infatti anche altri due lotti che restavano di ex proprietà dei De Vecchi: un'area edificabile e un capannone aziendale a Mirano (3 milioni e 390mila euro) e un terreno edificabile a Cologna Veneta, Verona (1,8 milioni); altri terreni e un ramo d'azienda sempre a Cologna per 9 milioni e 942.507 euro. I progetti di Kcm per Ca' della Nave sono ambiziosi. Un emissario italiano della società, che vede anche investitori nostrani, è già stato nella struttura assicurando che c'è l'intenzione di farne un biglietto da visita alle porte di Venezia e di rilanciarla con grossi investimenti sia sul percorso golfistico, che si vuole rendere uno dei campi di punta a livello nazionale, sia su immobili e infrastrutture di servizio, che significa in primis attività ricettiva. Ragionamenti da fare anche con il sindaco Saccarola, che annuncia: «Inviteremo presto la nuova proprietà per parlare del futuro». Sul piatto anche la concessione in uso, che scade tra pochi anni, dell'auditorium San Salvatore, e le centinaia di migliaia di euro di tasse che il Comune avanza.
N.Der
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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