Sette striscioni di protesta contro l'accoglienza dei richiedenti asilo affissi nel corso della notte in altrettanti zone della provincia e tutti firmati Prima i Trevigiani. È una nuova sigla che si autodefinisce Comitato di cittadini, ma che in realtà è il nuovo volto dei militanti di Forza Nuova usciti dal movimento circa un mese fa e adesso confluiti sotto un nuovo tetto. L'estrema destra trevigiana cambia forma: lascia l'organizzazione tipo partito, non senza polemiche interne che stanno dividendo vari circoli provinciali di Forza Nuova in un po' tutta Italia, e si ripresenta con le vesti del comitato. Ma i contenuti e i toni decisi sono sempre gli stessi. Il blitz in giro per la provincia viene definito un'azione dimostrativa. Non sono stati scelti punti a caso, ma mirati: «Sono tutti tristemente famosi - si legge in un comunicato -: la caserma Zanusso di Oderzo, la caserma Serena di Dosson, l'hotel Dalle Nogare di Motta di Livenza, il Ferrotel di Treviso, il b&b Le Magnolie di Zerman e due punti individuati come possibili nuovi centri di accoglienza, cioè l'ex Hub di via Cà Zane a Resana e l'ex istituto Fleming di Treviso. Con questi striscioni il Comitato ha voluto intervenire sull'argomento immigrazione, facendo sapere la propria posizione in merito. È ora di finirla con questo falso buonismo di chi accoglie indiscriminatamente tutti questi immigrati, che non scappano da nessuna guerra, ma servono solo a riempire le casse di qualche cooperativa».
Gli esponenti di Prima i Trevigiani si sono fatti fotografare, tutti con il volto scoperto, mentre srotolavano gli striscioni incentrati sulla richiesta di farla finita con l'assistenza ai migranti: argomenti tutti cari a Forza Nuova e adesso riproposti. La ricetta è sempre la stessa: svuotare i centri d'accoglienza seduta stante e destinare le risorse previste per i migranti alle famiglie trevigiane in difficoltà. Tutte queste tesi e azioni contribuiranno a innalzare, ancora una volta, la tensione.
Gli esponenti di Prima i Trevigiani si sono fatti fotografare, tutti con il volto scoperto, mentre srotolavano gli striscioni incentrati sulla richiesta di farla finita con l'assistenza ai migranti: argomenti tutti cari a Forza Nuova e adesso riproposti. La ricetta è sempre la stessa: svuotare i centri d'accoglienza seduta stante e destinare le risorse previste per i migranti alle famiglie trevigiane in difficoltà. Tutte queste tesi e azioni contribuiranno a innalzare, ancora una volta, la tensione.