CONEGLIANO
Una denuncia penale, una salatissima multa di 5.100 euro e un fermo amministrativo sul camion che stava guidando. Sono le contestazioni con cui deve fare i conti M.V., l'autotrasportatore ucraino di 39 anni che mercoledì è incappato in un controllo della polizia stradale trevigiana al casello di Conegliano. Si tratta del quarto caso analogo negli ultimi due mesi in provincia: un fenomeno che ora verrà seguito con ancor più attenzione e che si riscontra soprattutto negli autisti di origine straniera. Tre su quattro delle patenti sequestrate perché fasulle provenivano infatti dall'estero.
Mercoledì l'uomo si trovava al volante di un tir, partito dall'Est Europa ed entrato in territorio italiano poche ore prima. Trasportava della merce per conto di una ditta straniera, che gli aveva affidato la consegna. Lungo l'autostrada, al casello della A27, una pattuglia della Polstrada di Treviso era nel frattempo impegnata in uno dei consueti controlli alla circolazione. Oltre a vigilare sugli spostamenti mentre in zona rossa gli agenti si stanno anche concentrando proprio sul traffico dei mezzi pesanti e delle merci in ingresso e in uscita dalla Marca. Raggiunto lo svincolo tra la A27 e la A28, all'autista è stato intimato di fermarsi. I poliziotti gli hanno chiesto i documenti e quando il 39enne ha consegnato la patente sono subito emersi alcuni dubbi. Si sono trovati davanti una patente ucraina, ma un rapido controllo nei database e un confronto con le vere patenti rilasciate da quello Stato hanno dimostrato che si trattava di un falso. Contraffatto in vari punti, il documento è quindi stato sequestrato ed è valso allo straniero una denuncia per il reato di falsità materiale commessa da privato. L'uomo ha inoltre ricevuto una salata multa per la guida senza patente, per giunta di un mezzo pesante, che lo ha portato a dover sborsare 5.100 euro. Anche l'autoarticolato è stato requisito dagli agenti e resterà inutilizzabile per i prossimi tre mesi dal momento che è scattato il fermo amministrativo.
S.d.s.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA Una denuncia penale, una salatissima multa di 5.100 euro e un fermo amministrativo sul camion che stava guidando. Sono le contestazioni con cui deve fare i conti M.V., l'autotrasportatore ucraino di 39 anni che mercoledì è incappato in un controllo della polizia stradale trevigiana al casello di Conegliano. Si tratta del quarto caso analogo negli ultimi due mesi in provincia: un fenomeno che ora verrà seguito con ancor più attenzione e che si riscontra soprattutto negli autisti di origine straniera. Tre su quattro delle patenti sequestrate perché fasulle provenivano infatti dall'estero.
Mercoledì l'uomo si trovava al volante di un tir, partito dall'Est Europa ed entrato in territorio italiano poche ore prima. Trasportava della merce per conto di una ditta straniera, che gli aveva affidato la consegna. Lungo l'autostrada, al casello della A27, una pattuglia della Polstrada di Treviso era nel frattempo impegnata in uno dei consueti controlli alla circolazione. Oltre a vigilare sugli spostamenti mentre in zona rossa gli agenti si stanno anche concentrando proprio sul traffico dei mezzi pesanti e delle merci in ingresso e in uscita dalla Marca. Raggiunto lo svincolo tra la A27 e la A28, all'autista è stato intimato di fermarsi. I poliziotti gli hanno chiesto i documenti e quando il 39enne ha consegnato la patente sono subito emersi alcuni dubbi. Si sono trovati davanti una patente ucraina, ma un rapido controllo nei database e un confronto con le vere patenti rilasciate da quello Stato hanno dimostrato che si trattava di un falso. Contraffatto in vari punti, il documento è quindi stato sequestrato ed è valso allo straniero una denuncia per il reato di falsità materiale commessa da privato. L'uomo ha inoltre ricevuto una salata multa per la guida senza patente, per giunta di un mezzo pesante, che lo ha portato a dover sborsare 5.100 euro. Anche l'autoarticolato è stato requisito dagli agenti e resterà inutilizzabile per i prossimi tre mesi dal momento che è scattato il fermo amministrativo.
S.d.s.
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