LA PREVENZIONE
MONASTIER Visite, esami e test per il coronavirus a tariffe agevolate

Martedì 14 Luglio 2020
LA PREVENZIONE
MONASTIER Visite, esami e test per il coronavirus a tariffe agevolate per oltre 14mila persone. Tanti sono i lavoratori, più i loro familiari, delle 500 imprese con base tra la Marca e il veneziano che fanno riferimento ad Apindustria Venezia e Confapi Treviso. Le due associazioni hanno siglato ieri una convenzione con la casa di cura Giovanni XXIII di Monastier che segna l'inizio di un nuovo welfare aziendale. Quest'ultimo non è più solamente per i giganti. Il modello delle multinazionali per la prevenzione tra i dipendenti può essere allargato anche ai lavoratori delle piccole e medie imprese. Soprattutto in tempo di coronavirus. E' esattamente questo l'obiettivo dell'accordo.
AL VIA
Ieri è stato mosso il primo passo. La convenzione prevede tariffe agevolate per le imprese che decideranno di dare ai propri dipendenti la possibilità di sottoporsi a uno screening completo per il coronavirus. Non sarà nemmeno necessario spostarsi: la Giovanni XXIII è pronta a organizzare prelievi venosi e tamponi direttamente all'interno delle aziende. Di seguito, c'è la possibilità di mettere in piedi un vero e proprio servizio della Medicina del lavoro, che comprende visite preventive e periodiche contro le malattie professionali e gli infortuni. «E' previsto un check-up di natura cardiovascolare per individuare i fattori di rischio fa il punto Maurizio d'Aquino, primario della Medicina della Giovanni XXIII così come un check-up volto alle diagnosi precoci. Sappiamo che i ritardi nelle diagnosi creano inevitabilmente dei rischi. Il primo obiettivo, tanto più adesso, è riuscire a dare risposte in modo adeguato».
L'ACCESSO
L'accesso ai servizi è semplice. A ogni lavoratore, e ai suoi familiari, verrà dato un codice attraverso il quale potrà attivare le tariffe agevolate. Sono stati previsti pacchetti specifici. Anche per chi è già stato colpito dal Covid-19. «Questa convenzione rappresenta un importante passo che assume una duplice valenza sottolinea Federica Polloni, presidente di Confapi Treviso da un lato la continuazione di un percorso di crescita che mira alla costruzione di network tra e con le aziende del territorio di cui la Giovanni XXIII rappresenta un'eccellenza. Dall'altro, ancora più importante alla luce dell'emergenza sanitaria, la volontà di affiancarsi a un partner che permetta di valorizzare ulteriormente l'attività a supporto dei nostri associati sui temi della salute e prevenzione». «Ringraziamo le associazioni per la fiducia tira le fila Gabriele Geretto, amministratore delegato della Giovanni XXIII la nostra missione è quella di far star bene le persone andando incontro alle loro esigenze mettendo a disposizione la competenza dei nostri professionisti e la tecnologia all'avanguardia». Intanto gli albergatori trevigiani hanno attivato due convenzioni sanitarie per loro stessi, i propri dipendenti e i familiari. Entrambe prevedono prezzi agevolati per test sierologici, tamponi e altre prestazioni mediche. «Ci stiamo praticamente autotassando pur di dare messaggi di sicurezza e salute spiega Giovanni Cher, presidente di Federalberghi Treviso vogliamo far sapere che le nostre strutture sono belle e sane, che possono accogliere i turisti in totale sicurezza». (ma.fa.)
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