«Il vangelo di Gesù non può essere fagocitato dai partiti»

Sabato 17 Agosto 2019
«Il vangelo di Gesù non può essere fagocitato dai partiti»
LA DIFESA
VITTORIO VENETO «Per un cristiano, il Vangelo di Gesù è il metro di giudizio e, come tale, non può essere fagocitato da alcuna forza politica. Chi lo fa, finisce per piegare il Vangelo ai propri interessi». Don Alessio Magoga, direttore de L'Azione, il settimanale della diocesi di Vittorio Veneto, non si dice stupito delle parole espresse dal vescovo di Treviso nel corso dell'omelia della celebrazione solenne dell'Assunta. «Le parole di monsignor Gianfranco Agostino Gardin afferma don Alessio che è anche direttore dell'ufficio diocesano per le comunicazioni sociali - sono sulla linea di quelle espresse da altri vescovi italiani, a cominciare dal presidente della Cei, monsignor Gualtiero Bassetti, che recentemente ebbe a dire: I simboli religiosi valgono solo nel contesto di una fede vissuta, altrimenti sono una sterile ostentazione».
«NESSUN STUPORE»
Dal pulpito, monsignor Gardin si è rivolto a chi, rappresentante delle istituzioni ad alto livello, è «solito ringraziare la Madonna, ma a quanto pare, per ragioni che non sembrerebbero proprio trovare il consenso o la protezione della Vergine, suscitando il disappunto o l'indignazione dei veri credenti». «Non mi stupisco affatto di tali parole, che mi paiono del tutto condivisibili afferma don Magoga - appropriarsi strumentalmente della religione e, in particolare, della devozione a Maria per dare un rivestimento cristiano al proprio agire politico finisce per suscitare, come dice monsignor Gardin, il disappunto o l'indignazione dei veri credenti».
CORTOCIRCUITO
Don Alessio non nasconde come questo modo di comportarsi da parte dei politici non sia nuovo. «Ciò, in realtà, è accaduto spesso nel passato ed è un bene che nel corso dei secoli tra potere temporale e potere spirituale sia stata posta, non senza fatica, una crescente distinzione sottolinea il sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto - il cortocircuito tra religione e fazione politica, infatti, non è mai stato foriero di buone conseguenze. Nel Magnificat, tra l'altro, Maria ringrazia Dio che esalta gli umili e rovescia i potenti: basterebbe solo questo cenno per trattare con cautela e con somma prudenza sia il Vangelo, sia il rosario». Don Alessio non fa esplicitamente il nome di un politico o di un partito, ma ogni riferimento è chiaro. Anche nella sua mente, c'è il ricordo del leader leghista Matteo Salvini che agita il rosario durante un comizio a Milano. «Per un cristiano conclude il sacerdote - il Vangelo di Gesù è il metro di giudizio e, come tale, non può essere fagocitato da alcuna forza politica. Chi lo fa, finisce per piegare il Vangelo ai propri interessi».
Claudia Borsoi
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